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    IN CULO AI POVERI – A GENNAIO 737.400 FAMIGLIE RISCHIANO DI RIMANERE SENZA IL SUSSIDIO CHE GLI SPETTA. SI TRATTA DI 1,6 MILIONI DI PERSONE “NON OCCUPABILI”, CHE NON PRENDERANNO PIU’ IL REDDITO DI CITTADINANZA, CANCELLATO DAL GOVERNO MELONI. MA CHE NON POTRANNO INCASSARE NEANCHE IL NUOVO “ASSEGNO DI INCLUSIONE” PER QUESTIONI BUROCRATICHE. MANCANO IL VIA LIBERA DELLA CORTE DEI CONTI E LA CIRCOLARE OPERATIVA DELL’INPS – E IL MINISTERO DEL LAVORO FINORA HA DORMITO…


     
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    Estratto dell’articolo di Valentina Conte per "la Repubblica"

     

    giancarlo giorgetti francesco lollobrigida marina calderone presentazione carta dedicata a te giancarlo giorgetti francesco lollobrigida marina calderone presentazione carta dedicata a te

    Ci sono 737.400 famiglie che rischiano di restare senza alcun sostegno economico nel mese di gennaio. Parliamo di 1,6 milioni di persone “non occupabili” che oggi prendono il Reddito di cittadinanza e che dal 2024, quando il Reddito non esisterà più perché abolito dal governo Meloni nella manovra dell’anno scorso, dovrebbero incassare il suo sostituto: l’Assegno di inclusione, l’Adi.

     

    Con buona probabilità non accadrà, non a gennaio almeno. Salteranno un mese. Cgil, Cisl e Uil sono allarmatissimi. Chiedono un incontro urgente alla ministra del Lavoro Marina Calderone che pare averlo concesso per lunedì 18, proprio il giorno del via alle domande per Adi  […]

     

    GIORGIA MELONI E MARINA CALDERONE CONTRO I POVERI - VIGNETTA FATTO QUOTIDIANO GIORGIA MELONI E MARINA CALDERONE CONTRO I POVERI - VIGNETTA FATTO QUOTIDIANO

    Lo slittamento delle domande è dunque quasi una certezza. L’Inps non può agire perché manca ancora il visto e la registrazione da parte della Corte dei conti del decreto attuativo dell’Adi, scritto dal ministero del Lavoro nei primi di agosto. Decreto che poi deve essere pubblicato in Gazzetta ufficiale e seguito da una circolare operativa dell’Inps stesso.

     

    Fosse pure confermata la data di lunedì, l’erogazione del nuovo assegno da gennaio non sarebbe in ogni caso assicurata. Primo, perché l’iter digitale non è banale e, per via delle feste natalizie, i patronati autorizzati ad aiutare queste famiglie saranno attivi per sette giorni all’incirca.

     

    marina elvira calderone foto di bacco marina elvira calderone foto di bacco

    Secondo, perché non basta la sola domanda. La legge dice che i soldi vengono caricati sulla nuova carta – la “Carta di inclusione” – solo “nel mese successivo alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale”. Patto che rappresenta il secondo passaggio dopo l’accettazione della domanda da parte di Inps.

     

     

    I beneficiari attuali del Reddito quindi non solo dovrebbero precipitarsi a fare richiesta di Adi sul sito Inps. Ma dopo l’accettazione, dovrebbero iscriversi di corsa alla piattaforma Siisl per sottoscrivere il Pad, il Patto di attivazione digitale che serve a smistare i dati della famiglia ai servizi sociali dei Comuni e anche ai Centri per l’impiego […]

     

    GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA

    Ma le famiglie non sanno quando e dove fare domanda. Non hanno idea che i tempi sono strettissimi. I Caf non sono ancora autorizzati a dare una mano (lo saranno solo da gennaio, ma non c’è neanche l’applicativo pronto). Nessuna campagna informativa è stata lanciata dal ministero del Lavoro. Silenzio assoluto. Si tratta come detto di 737.400 famiglie (un numero informale diffuso da Inps): 348.100 con un minore, 215.800 con un disabile, 341.700 con un over 60. […]

    marina calderone marina calderone

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