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    NON SONO STINCHI DI SINTI - IL PERSONALE DI UN UFFICIO POSTALE DI TREVISO INVERTE PER ERRORE LE CASSETTE CONTENENTI LE BANCONOTE DA 20 E DA 50 EURO, “REGALANDO” 10MILA EURO – ALCUNI UTENTI HANNO RESTITUITO IL DENARO, MA LA MAGGIOR SI È MESSO I SOLDONI IN TASCA: LA POLIZIA HA IDENTIFICATO I VENTI FURBETTI, MOLTI DEI QUALI SONO ROM…


     
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    DA www.leggo.it

     

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    Si è conclusa nei giorni scorsi l’articolata indagine della Squadra Mobile di Treviso, che ha consentito di individuare tutti i responsabili dei prelievi fraudolenti effettuati presso le Poste di San Liberale a Treviso.

     

    In particolare, nel mese di agosto del 2019, personale dell’ufficio postale “Treviso 5 –San Liberale”, nel ricaricare il Postamat, ha invertito erroneamente le cassette contenenti rispettivamente le banconote da euro 20 e da euro 50, così che, per un’intera giornata, agli utenti che hanno fruito dell’Atm hanno avuto somme superiori a quelle formalmente richieste.

     

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    La notizia di tale anomalo funzionamento si è diffusa rapidamente e alcune persone, in malafede, hanno effettuato indebiti prelevamenti, così lucrando le eccedenze erogate. Nei giorni a seguire, infatti, solo alcuni utenti hanno restituito le somme indebitamente percepite, mentre la maggior parte, nonostante la ricezione di telefonate e lettere raccomandate, ha trattenuto il denaro illecitamente prelevato, arrecando all’ente un danno complessivo di circa 10mila euro.

     

    A seguito di un’articolata attività di indagine, la Squadra Mobile ha identificato tutti i soggetti responsabili, individualmente o in concorso, dei prelievi fraudolentemente effettuati, accertando, tra le altre cose, che, nella pressoché totalità dei casi, tali prelevamenti erano stati preceduti da ricariche effettuate pochi minuti prima, con la chiara finalità di lucrare il denaro erogato in eccedenza rispetto alla somma formalmente richiesta.

     

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    Tra i responsabili delle condotte illecite ci sono diversi componenti di famiglie rom residenti a Treviso, che hanno operato in concorso tra loro e che in un caso si sono avvalsi anche della collaborazione di un minore non imputabile.

     

    Nei giorni scorsi tutti i 20 indagati sono stati convocati negli uffici della Squadra Mobile per la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso nei loro confronti dalla locale Procura della Repubblica, che, condividendo le risultanze investigative di questo ufficio, ha ipotizzato nei confronti dei predetti il reato di concorso in furto pluriaggravato e continuato.

     

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