GUERRE E PETROLIO IL «BLITZ» DI PUTIN A RIAD E ABU DHABI
Estratto dell’articolo di Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”
VLADIMIR PUTIN AD ABU DHABI
Ritornato sulla scena internazionale, Vladimir Putin punta ora le sue carte sul Medio Oriente: visita-blitz in Arabia Saudita e negli Emirati oltre che un incontro a Mosca con il presidente iraniano. Non a caso, Vladimir Vladimirovich è tra i «finalisti» del settimanale Time per il titolo di uomo dell’anno.
Anche se non dovesse essere scelto, è chiaro che in questo periodo sembra proprio che non gliene vada una storta. Assieme a Riad ha praticamente assunto la guida dell’Opec+, il tradizionale cartello dei produttori di petrolio. In Ucraina la situazione è stabile e, anzi, i russi sono convinti di essere in vantaggio.
vladimir putin si tiene a distanza dagli ambasciatori 4
Nel conflitto in corso tra Israele e Hamas, Putin ha diversi assi in mano. Gerusalemme è scontenta dei suoi rapporti con Hamas, ma non può far nulla perché ha bisogno della Russia in Siria e per tenere a bada l’Iran. Il presidente russo però ora punta molto di più sull’amicizia con i Paesi arabi e con la stessa Hamas.
In questi giorni ha ottenuto la liberazione unilaterale di ostaggi con passaporto russo e la promessa che altri seguiranno presto. Tramite il Qatar, è stato appena concluso il ritorno di altri bambini in Ucraina. Così, sentendosi sempre più forte, Putin spinge sull’acceleratore, anche perché alle elezioni presidenziali di primavera vuole segnare un nuovo record, farsi rieleggere con un plebiscito.
VLADIMIR PUTIN AL G20
In Arabia e negli Emirati arriva con mezzo governo e perfino con la governatrice della Banca centrale Elvira Nabiullina. Contemporaneamente ha spedito un viceministro della Difesa per un tour nei Paesi africani più «interessanti»: Libia, Niger, Burkina Faso e Mali. […]
Putin punta a convincere Emirati, Arabia e Iran a entrare nel Brics, il gruppo di Paesi «emergenti» (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) del quale vorrebbe assumere la guida. Su questo fronte Mosca deve ovviamente fare i conti con Pechino che ha un peso specifico decisamente maggiore e da cui oramai Putin dipende sempre più. Sia per vendere il suo petrolio e il suo gas, sia per importare quei beni che non può più comprare altrove a causa delle sanzioni. […]
A DUBAI E RIAD PER RIENTRARE IN GIOCO LA RISCOSSA DI VLADIMIR D’ARABIA
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per "La Repubblica"
VLADIMIR PUTIN VERTICE BRICS
[…] Vladimir d’Arabia discuterà di «relazioni bilaterali e del conflitto israelo- palestinese», fa sapere il suo portavoce Dmitrij Peskov, nonché del «coordinamento rispetto al mercato del petrolio», prima di ricevere domani a Mosca il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Ma è indubbio che, al di là dei suoi risvolti pratici, questa girandola di visite serva anche a rivendicare il ruolo della Russia come potenza chiave in Medio Oriente e a smentire l’isolamento. […]
Da quando ha lanciato l’offensiva contro Kiev, il leader del Cremlino aveva limitato i suoi viaggi a Cina, Iran e ai Paesi dell’ex Urss. E, dopo che lo scorso marzo, la Corte penale internazionale aveva emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti per crimini di guerra, aveva dovuto rinunciare a partecipare al vertice dei Brics in Sudafrica in agosto e al G20 in India in settembre. Ma con il fallimento della tanto decantata controffensiva estiva ucraina che sta aprendo crepe tra Volodymyr Zelensky e i suoi vertici militari e rinfocolando la “stanchezza” dell’Occidente nel garantire aiuti a Kiev, la capacità dell’economia russa di assorbire i colpi delle sanzioni e l’attenzione internazionale focalizzata su Gaza e Israele, il presidente russo sembra intenzionato a tornare sulla scena internazionale.
putin netanyahu
Né l’Arabia Saudita, né gli Emirati Arabi Uniti, inoltre, hanno firmato il Trattato istitutivo della Corte penale internazionale. Putin quindi lì non rischia l’arresto. Può contare, anzi, sulla neutralità degli Stati del Golfo sul conflitto ucraino e su relazioni privilegiate sia con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman che con il sovrano emiratino, lo sceicco Mohammed bin Zayed al-Nahyan.
putin raisi
Se l’Arabia Saudita è il partner chiave della Russia nell’Opec+, il collettivo che riunisce i principali Paesi esportatori, gli Emirati Arabi Uniti sono una delle vie per aggirare le sanzioni occidentali contro Mosca. Non a caso, il mese scorso, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a tre armatori emiratini accusandoli di esportare greggio russo a un prezzo superiore al tetto di 60 dollari a barile imposto da G7 e Australia.
[…] Nonostante abbia irritato Benjamin Netanyahu non condannando l’attacco di Hamas del 7 ottobre e soprattutto ospitando una delegazione di Hamas a Mosca, Putin spera ancora di ritagliarsi un ruolo di mediatore, grazie ai suoi legami amichevoli con i vari attori regionali, sostenendo che «nessuno potrebbe sospettarci di stare al gioco di una delle parti». […]
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