Rocco Cotroneo per il “Corriere della Sera”
la morte di gilberto arruda 4
La sua specialità era la «chirurgia spirituale». Anche incorporando l’anima in pena di un medico nazista con desiderio di redenzione, guariva i pazienti soltanto avvicinando le sue mani al loro corpo. Gilberto Arruda, il più celebre medium di Rio de Janeiro, in gioventù era un buon meccanico di automobili, poi decise di mettersi ad aggiustare anime afflitte.
Con grande successo. Qualcuno l’ha ucciso nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, con un rituale macabro. Legato a una sedia e con segni di violenza, nel centro che gestiva alla periferia della città carioca. Non si sa perché.
la morte di gilberto arruda
La polizia crede al delitto passionale, in passato il santone amava litigare e mettersi nei guai con le donne, ma non si esclude un gesto di intolleranza «religiosa». Arruda era un uomo conosciuto, ma non aveva nemici. Negli ultimi tempi, anzi, l’uomo era passato all’astinenza totale, dal cibo in eccesso, all’alcol, al sesso.
gilberto arruda
Difficile capire il fascino dello spiritismo elevato a rango di religione fuori dal Brasile, Paese dove ha una diffusione che entra nelle statistiche dei culti, unico caso al mondo. Qui si è fuso con credenze pagane, di origine afro e sincretiche. Se altrove uno come Arruda verrebbe facilmente bollato come un millantatore e i suoi pazienti come creduloni, a Rio basta guardare numeri e nomi dei suoi fedeli (o clienti?).
Nel 2006 il tennista Gustavo Kuerten era primo al mondo, ma una serie di dolori muscolari lo fecero precipitare al 452esimo. Gli fu indicato il percorso standard del «Centro Espirita» di Arruda. Un’ora nella sala delle preghiere con altre 50 persone, poi in una stanza oscura con un piccolo gruppo.
gilberto arruda
Nelle sessioni cosiddette di materializzazione, lo spirito di Frederick von Stein, il criminale nazista, aiutava il medium brasiliano a far vedere luci e persino oggetti ai suoi pazienti. «Ne sono uscito più calmo ed equilibrato», confessò il tennista in un’intervista. Anche due grandi della musica brasiliana, Tom Jobim e Milton Nascimento, furono tra i pazienti di Arruda.
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Il successo riempiva di gente le sue sessioni di cura, che erano arrivate ad accogliere fino a 4.000 persone. Chi poi voleva essere «operato spiritualmente», contro malocchi o depressioni, doveva prendere appuntamento il mercoledì, e sdraiarsi su un lettino insieme ad altre trenta persone.
La sua fine ha fatto scalpore e qualcuno, pur senza prove, ha puntato il dito su una possibile «lezione» al mondo spiritista di Rio, impartita da intolleranti legati a sette evangeliche. Anche perché qualcosa di simile è accaduto pochi giorni prima a una ragazzina colpita da una pietra mentre usciva da un candomblé, il più classico rituale della religione afro-brasiliana.
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Un altro tempio spiritista in città, la «Casa do Mago», sempre nei giorni scorsi, era stato attaccato a pietrate da un gruppo di persone, le quali — secondo testimoni — avevano in mano una Bibbia. Se è vero che i gruppi evangelici possono essere assai radicali in Brasile, nei costumi e nel proselitismo, non esiste però finora alcuna tradizione di atti violenti.
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