Xavier Jugele - Attentato a Parigi
Benedetta Perilli per www.repubblica.it
Xavier Jugelé era nato a Bourges il 4 maggio 1979 e tra pochi giorni avrebbe festeggiato il suo compleanno e un nuovo lavoro: dalla polizia stradale, addetto al traffico e all'ordine pubblico, sarebbe passato alla giudiziaria. Così si apprende dal quotidiano francese Le Figarò.
allarme terrorismo a Parigi per l'attacco sugli Champs Elysees
La sera del 20 aprile stava terminando il servizio di sorveglianza davanti a un centro culturale turco situato al numero 102 degli Champs-Élysées, a Parigi, quando è stato raggiunto dai colpi di un kalashnikov esplosi da un uomo sceso da un'automobile nel bel mezzo del boulevard. Nell'attacco, poi rivendicato dall'Isis, altri due agenti sono rimasti feriti, così come una turista raggiunta da alcune schegge. Xavier è rimasto a terra, là dove oggi tra le insegne delle boutique più importanti del mondo, qualcuno ha lasciato un fiore. L'ennesimo.
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"Sono felice di essere qui", aveva dichiarato in una intervista a People lo scorso 12 novembre durante il concerto di Sting in occasione della riapertura del Bataclan. "E' simbolico, siamo qui come testimoni, qui per difendere i nostri valori civili e questo concerto celebra la vita, dice no al terrorismo". Nella stessa intervista il poliziotto aveva dichiarato di essere andato al Bataclan tante volte, anche la sera del 13 ottobre come uno dei tanti agenti chiamati per rispondere all'emergenza.
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Un impegno, quello del poliziotto, esercitato non solo nella professione - lo scorso 20 gennaio si era distinto per aver fatto evacuare uno stabile di Parigi dopo una esplosione - ma anche nella vita privata. Oltre all'iscrizione al sindacato nazionale dei poliziotti, Xavier faceva parte di Flag!, l'associazione di lesbiche, gay, bi e trans della polizia e della gendarmeria. Aveva un compagno con il quale si era pacsato ma nessun figlio.
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A lui il Governo e il Comune di Parigi renderanno omaggio la prossima settimana, in una data ancora da concordare, mentre già nella giornata successiva all'attacco i colleghi hanno deposto una corona sul luogo della sua morte e il Consiglio regionale dell'Ile-de-France ha osservato un minuto di silenzio