1. "SABATO TORNIAMO A ROMA" LE MINACCE DEI NO VAX CHE ALLARMANO LAMORGESE
Cristiana Mangani per “Il Messaggero”
ROMA SCONTRI NO VAX CON POLIZIA
Chat che compaiono e scompaiono, indicazioni su come muoversi nei prossimi giorni, incitazioni all'odio e alla protesta. Il popolo no vax e no Green pass non sembra voler mollare. E da dopodomani, giorno in cui entrerà in vigore l'obbligo di esibire il Certificato verde sul luogo di lavoro, ha annunciato la sommossa. Il Viminale non nega che la situazione sia preoccupante: la tensione è elevata e gli effetti si sono visti sabato scorso a Piazza del Popolo, quando di fronte a un previsione di tremila, quattromila partecipanti al massimo, sono arrivati in diecimila.
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Perlopiù persone comuni, dipendenti pubblici, insegnanti, avvocati, medici, tutti sconosciuti alle forze dell'ordine, quindi difficilmente monitorabili. In queste ore la comunicazione tra i gruppi dei dissidenti è molto vivace. Sabato si svolgerà la manifestazione indetta dalla Cgil, dopo l'aggressione dei componenti di Forza nuova alla sede di Corso d'Italia.
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Ma nello stesso momento il popolo dei no Green pass sta preparando nuovi sit-in e agitazioni. Le tante richieste avanzate alle prefetture e alle questure per potere effettuare cortei o manifestazioni sono state quasi totalmente respinte, perché non in linea con le regole di sicurezza e di ordine pubblico. Ma le voci della protesta stanno chiamando ugualmente a raccolta: «A partire da venerdì 15 saremo tutti per strada contro la dittatura sanitaria».
ROMA SCONTRI MANIFESTAZIONE NO VAX
LE PIAZZE Il 16, invece, sono state già predisposte le piazze in tutta Italia dove i ribelli si incontreranno: da Brunico ad Agrigento, in circa 120 località. E a Roma, ancora una volta l'appuntamento è stato fissato a piazza del Popolo. «Dovremo arrivare prima di quelli della Cgil - dicono - portiamo i megafoni e urliamo il nostro dissenso. Non ci fermeranno». La campagna è partita sui social, dalle radio pirata e nelle chat riservate. Ma se è vero, come ritiene l'intelligence, che non esiste una regia unica, anche questa volta il richiamo alla protesta potrebbe avere gli stessi effetti di sabato, con numeri inaspettati. Questa mattina si svolgerà il Comitato per l'ordine e la sicurezza presieduto dalla ministra Luciana Lamorgese, al quale parteciperanno polizia, carabinieri, finanza, e servizi segreti.
LUCIANA LAMORGESE
La riunione era fissata per organizzare il grande vertice del G20 previsto per la fine di ottobre, ma ora le disposizioni dovranno tenere conto dell'agitazione no Green pass. Al sabato nero di Roma si risponderà con una strategia riveduta e corretta di prevenzione e contenimento dei disordini. Le immagini della Capitale sfregiata da centinaia di violenti hanno fatto il giro del mondo e l'input che arriva anche da Palazzo Chigi è quello di serrare le fila e gestire nel migliore dei modi le prossime manifestazioni.
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Dopo la riunione i prefetti convocheranno i Comitati provinciali in tutta Italia per tradurre sul proprio territorio le indicazioni emerse. In sostanza, si dovrà far tesoro di quello che non ha funzionato e quindi: grande attenzione nella concessione delle piazze; massimo rigore verso i cortei non autorizzati; fitta attività info-investigativa per conoscere il numero e la qualità dei manifestanti e predisporre un adeguato dispositivo di ordine pubblico; analisi delle chat per intercettare intenzioni ostili; linea dura con i professionisti della violenza
ROMA MANIFESTAZIONE NO VAX SCONTRI CASTELLINO
Proprio il sabato di fuoco di piazza del Popolo ha fatto emergere la novità di questa nuova eversione maturata con la pandemia: nella sede della Cgil violata c'erano volti ben conosciuti alle forze dell'ordine, insieme a tanti assolutamente ignoti. Una zona grigia di persone esasperate dalla crisi economica sensibili alle istanze ribellistiche ed anti-sistema di formazioni come Forza Nuova che fanno proselitismo in questo bacino come in anni passati hanno fatto nelle curve. Inoltre, va tenuto conto che l'entrata in vigore dell'obbligo di Green pass potrebbe creare problemi nell'organico delle forze dell'ordine. La polizia rischia un dieci per cento in meno di personale.
ROMA NO VAX SEDE CGIL
L'INFORMATIVA Sui fatti di Roma il ministro Lamorgese riferirà alla Camera il 19, tra le proteste di FdI che avrebbe voluto un'informativa più tempestiva e chiede anche «se ci siano stati agenti che hanno sobillato la folla». E su quello che è successo nella Capitale ha acceso un faro il Copasir che, fa sapere il presidente Adolfo Urso, ha attivato un'istruttoria per «verificare le modalità procedurali adottate nella predisposizione delle misure utili a garantire l'ordine pubblico». In sostanza, visto che da tempo l'intelligence ha segnalato il rischio di infiltrati nelle manifestazioni, si vuole capire se gli alert degli 007 siano stati acquisiti dalle forze di polizia nella predisposizione dei servizi di ordine pubblico. Il direttore dell'Aisi Mario Parente è atteso domani al Comitato e potrebbero seguire altre audizioni sul tema. Cristiana Mangani
forza nuova
2. FORZA NUOVA, ALTRI SEI INDAGATI DRAGHI: «LO SCIOGLIMENTO? VALUTIAMO CON I MAGISTRATI»
Valentina Errante per “Il Messaggero”
Altri sei indagati nelle file di Forza nuova. In attesa dell'udienza di convalida di giovedì per i leader del movimento di estrema destra arrestati sabato notte, sotto accusa sono finiti altri militanti: i quattro che domenica hanno firmato un comunicato sul sito di Fn (sequestrato due giorni fa dalla procura di Roma) per invitare il popolo ad acuire ulteriormente lo scontro, ma anche altri due esponenti dell'organizzazione e questa volta per la manifestazione e gli scontri di sabato. «Il popolo ha alzato la testa, il livello dello scontro non si fermerà», così scrivevano Luca Castellini, Davide Cirillo e Stefano Saija, Giuseppe Provenzale, per loro l'ipotesi è di istigazione a delinquere.
forza nuova
Un altro filone rispetto all'inchiesta sulla manifestazione che si è conclusa con l'occupazione della sede della Cgil. Le accuse, che hanno portato in carcere Roberto Fiore, Giuliano Castellino, l'ex Nar Luigi Aronica, l'attivista Pamela Testa, il leader del movimento IoApro, Biagio Passaro e Salvatore Lubrano è di istigazione a delinquere, devastazione saccheggio, violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale.
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La Digos sta ancora esaminando i video e le immagini, ma all'indomani degli scontri aveva già denunciato per gli stessi reati (esclusa l'istigazione) lo stesso Luca Castellini, il dirigente del movimento Massimiliano Ursino e l'esponente di punta dell'organizzazione Lorenzo Franceschi. Nei prossimi giorni potrebbero arrivare altri provvedimenti, mentre si fa avanti l'ipotesi dello scioglimento di Forza nuova per decreto: «La questione è all'attenzione nostra e anche dei magistrati che stanno continuando le indagini e formalizzando le loro conclusioni. Stiamo riflettendo», ha commentato ieri il premier Mario Draghi a margine della conferenza stampa sul G20.
Mario Draghi
APOLOGIA DI FASCISMO Intanto Saija, uno degli autori del comunicato che ha portato al sequestro del sito, rischia il processo a Torino per apologia di fascismo. La procura ha chiuso le indagini avviate dopo l'esposizione, nel 2019, di uno striscione con la scritta «spezza le catene dell'usura, vota fascista, vota Forza Nuova». Sotto accusa anche il coordinatore piemontese del movimento, Luigi Cortese. E se il movimento di estrema destra accusa il colpo, l'obiettivo è quello di non fermarsi, dopo l'arresto di Fiore e Castellino arrivano nuovi generali neri.
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Il comando dell'organizzazione è stato adesso affidato al responsabile romano e dirigente nazionale di Fn, Pinuccio La Rana, al secolo Pino Meloni, storico esponente di spicco della destra romana, ex-ultrà della Roma e finito in carcere nel 94 per l'accoltellamento del vicequestore Giovanni Selmin allo stadio di Brescia nel 94. Il 6 settembre scorso erano stati fermati dalla Digos nella Capitale e poi rilasciati, assieme allo stesso Giuliano Castellino, a poche ore da una manifestazione No Green Pass, annunciata per quel giorno davanti a Montecitorio.
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E dopo l'oscuramento del sito, l'organizzazione pensa ora ad un luogo virtuale alternativo: oltre ai già esistenti social come Vk, chat di Telegram e varie riviste della galassia neofascista, potrebbero provvedere - almeno nei loro intenti - allo spostamento della piattaforma sui domini web in Russia, come propongono diversi militanti. Prima però potrebbe arrivare lo scioglimento di Forza Nuova stessa, invocato da più parti e che ha portato a diverse mozioni che saranno discusse al Senato il 20 ottobre. La possibilità che l'organizzazione venga messa al bando, è concreta anche per Maurizio Boccacci, altro storico esponente della destra neofascista, anche lui coinvolto nel tentato omicidio del vicequestore nel 94, e fondatore del Movimento Politico, sciolto nel 93 per decreto.
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«All'epoca Mp' aveva compiuto azioni molto più eclatanti di fronte alle prime ondate di migranti, oggi la situazione di Fn è diversa», dice Boccacci manifestando solidarietà agli arrestati. « Punteremo a dimostrare, attraverso analisi dei filmati, l'esatta dinamica di quanto è realmente accaduto», spiega Carlo Taormina, legale dei militanti neri e del leader di #Ioapro, Biagio Passaro, finiti in manette. Iin queste ultime ore l'ennesimo episodio di minacce arriva nei confronti di un altro sindacato. Dopo l'assalto alla sede della Cgil: una busta con un proiettile e una lettera anonima di minacce al segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini, è stata recapitata nella sede della Cisl Firenze-Prato.
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