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Un'adolescente vittima di cyberbullismo ha scoperto che il troll anonimo dietro i centinaia di messaggi che ha ricevuto nell'ultimo anno era sua madre! Kendra Gayle Licari, del Michigan, è stata arrestata il mese scorso dopo un'indagine durata un anno, a cui hanno partecipato esperti dell'FBI. Anche se Licari ha utilizzato una VPN per mascherare la fonte dei messaggi e ha provato a usare un gergo giovanile per dissimulare, alla fine i detective sono arrivati a lei.

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La ragazzina si è rivolta alla madre e poi ha denunciato gli episodi di bullismo online. La donna è arrivata persino a collaborare con la madre dell'allora fidanzato di sua figlia per "aiutare" a trovare il cyberbullo che inviava alla povera ragazza fino a una decina di messaggi al giorno.

Per mesi le autorità hanno brancolato nel buio fino a quando però gli esperti dell’FBI sono riusciti a

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individuare che la fonte dei messaggi era il cellulare della donna.

Una volta scoperta Licari è crollata e ha confessato il bullismo contro sua figlia. Al momento è stata rilasciata dopo il pagamento di 5mila euro di cauzione, ma dovrà tornare in tribunale il prossimo 12 gennaio. Rischia una condanna fino a 15 anni di carcere.

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