ANTONELLO GUERRERA per repubblica.it
Andrew Sabisky
Andrew Sabisky, chi era costui? Ricordate i bizzarri annunci di Dominic Cummings, il folle e geniale "Rasputin" di Boris Johnson, per alcuni commentatori il vero padrone del governo conservatore, che cercava aiutanti "strambi" e "disadattati", ma intelligenti e brillanti per il suo lavoro quotidiano a Downing Street?
Ebbene, il primo dei neo-assunti dal consigliere supremo del premier britannico, nella sua utopia del Regno Unito come nuova "techno-polis" mondiale, ha provocato un terremoto politico al "Numero 10". Tanto che ha dovuto dimettersi dopo poche ore, lunedì sera.
Questo perché lo "strambo" Andrew Sabisky, 27 anni, laureato a Cambridge, autodefinitosi "super-veggente" sul suo profilo Twitter e commentatore assiduo del distopico blog di Cummings, si era distinto in passato per frasi e commenti razzisti e sessisti, disseminati negli anni su Internet e sui social network, e che poi lunedì sono riemersi inquietanti.
Andrew Sabisky
Sabisky, per esempio, aveva evocato spesso l'eugenetica di massa, inclusa la "sterilizzazione" di Stato per alcune donne "di bassa classe sociale" in caso di natalità troppo elevata. Sempre contro le donne, più di una volta su Twitter ha paragonato gli sport femminili alle "Paraolimpiadi".
Non solo: per quanto riguarda l'utilizzo massiccio - da lui sognato - di sostanze chimiche per migliorare le performance cerebrali dei britannici (un po' come nel "Mondo nuovo" di Aldous Huxley), una volta aveva scritto che simili esperimenti "valgono bene un bambino morto ogni tanto". Infine, per quanto riguarda gli afroamericani invece, Sabisky aveva tenuto pubblicamente a precisare che secondo lui "hanno un quoziente intellettivo inferiore. Ci sono differenze a livello razziale".
Dominic Cummings
Tutto questo ha ovviamente creato enorme imbarazzo a Downing Street. Lunedì mattina, alle domande di Repubblica e dei giornalisti parlamentari britannici, i portavoce del premier Johnson avevano risposto più volte con un "no comment". Ma la rivolta a Whitehall e nell'esecutivo è cresciuta ora dopo ora: molti impiegati e consiglieri avevano fatto sapere che non avrebbero risposto alle mail di Sabisky, né collaborato con lui.
E così, alla fine, il primo "strambo" protégé di Cummings è stato costretto a dimettersi, nonostante il suo mentore abbia cercato di difenderlo fino all'ultimo. Lo ha annunciato lo stesso Sabisky su Twitter lunedì sera: "L'isteria dei media è davvero folle. Volevo solo aiutare il governo, non creare problemi. Quindi ho deciso di dimettermi. Spero che un giorno i media la smetteranno di citare solo quello che piace a loro". E che non piaceva a Andrew Sabisky.
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Andrew Sabisky