CHIARA VIGLIETTI per lastampa.it
michele antonio fino
Per lui sono i camici bianchi del negazionismo. Per questo ha dato in pasto alla pancia dei social il suo commento da analista della storia: «Difficile non associare gente come Tarro, Gismondo, Zangrillo e Bassetti a un luogo. Tipo Norimberga». Parola di docente. Universitario per giunta: Michele Antonio Fino, associato di Diritto romano e Diritti dell’antichità all’Università di scienze enogastronomiche di Pollenzo.
Nel suo post su Facebook, oltre a Zangrillo, Fino cita altri tre esperti sostenendo che andrebbero processati per crimini di guerra come venne fatto coi gerarchi nazisti a Norimberga. E su Bassetti rincara la dose: colpevole di annoverare «lunghissime score di negazionismi e minimizzazioni». Il post ha fatto il giro del web suscitando un’ondata di indignazione.
ZANGRILLO BERLUSCONI
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E le reazioni non si sono fatte attendere manco fuori: Alberto Zangrillo, professore di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha deciso di passare alle vie legali spiegando quanto sia «triste constatare che un professore universitario baratti la ricerca di notorietà con una querela certa».
Matteo Bassetti
Poco dopo il docente di Pollenzo ha tentato di ricucire con un post di scuse: «Non era in alcun modo mia intenzione mettere in discussione la professionalità e l'onorabilità delle persone che ho menzionato, né tantomeno suggerire un parallelo tra il loro ruolo e quello di chi a Norimberga venne giudicato. Sento la necessità di formulare qui, nel modo più ampio e incondizionato, le mie scuse».
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