1 - SCHIAVI AL MINISTERO
Estratto dell'articolo di Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
massimo gramellini
La piaga sociale della nostra epoca è la disoccupazione dei benestanti. Per farvi fronte, un bando del ministero dell’Università (scoperto da Open ) offre a quindici laureati in facoltà scientifiche un prestigioso impiego a tempo pieno, ma a titolo gratuito.
Questo per scoraggiare chi, pur avendo gli altri requisiti, fosse sprovvisto di quello essenziale: la libertà dal bisogno di lavorare per campare. […] Ora […] chiunque abbia una buona rendita […] può serenamente accostarsi a importanti incarichi, anche pubblici, senza la tagliola ricattatoria dello stipendio.
ANNA MARIA BERNINI E LE STORIE INSTAGRAM DAL QUIRINALE - MEME BY CARLI
Certo, la gratuità rimane un’ingiustizia, perché il lavoro va pagato, e pure bene. Si potrebbe porvi rimedio prevedendo che ogni assunto a tempo pieno versi ogni mese un contributo-spese al ministero.
Oltre a ridurre il debito pubblico, una simile mossa avrebbe il merito di mettere definitivamente fine alla fuga dei cervelli, nel senso che a quel punto in Italia non ne resterebbe più neanche uno. […] Spero che al burocrate che lo ha emesso venga chiesto d’ora in poi di lavorare a titolo gratuito.
2 - L'OFFERTA DEL MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ "18 MESI DI IMPIEGO A TITOLO GRATUITO"
Estratto dell’articolo di Grazia Longo per “la Stampa”
Avete studiato con impegno per conseguire una laurea magistrale e confidate in un'occupazione con stipendio adeguato? Scordatevelo. Almeno a leggere il bando indetto l'8 marzo dal Mur […] che sta cercando 15 «esperti ad elevata specializzazione» per un incarico a tempo pieno, dalla durata di 18 mesi, ma a titolo completamente gratuito.
IL MIUR CERCA LAUREATI A TITOLO GRATUITO
Anzi, per essere precisi, dobbiamo dire: stava cercando. Ieri, infatti, dopo che la notizia è trapelata sui media il Ministero ha fatto marcia indietro e ha ritirato il bando. In un comunicato ufficiale si precisa che il dietrofront si è reso necessario a causa di un «errore tecnico nella stesura del bando». E si puntualizza inoltre che «il contenuto e i termini dell'avviso pubblico non rispecchiano la volontà e il modo di procedere del Ministero che considera il lavoro comunque configurato come un impiego cui deve corrispondere un'adeguata retribuzione».
SCHIAVITU
Chi lavora accanto alla ministra Bernini, poi, la descrive «infuriata per come sono andate le cose: mai si sarebbe sognata di chiedere ai dei giovani laureati di lavorare gratis.
Adesso farà il possibile per capire come mai la cosa sia sfuggita di mano». Ma possibile che la ministra non si sia accorta di una «svista» del genere? I suoi collaboratori precisano che lei «dà l'indirizzo politico, ma non è che poi si mette a controllare il bando».
Fatto sta che ci sono volute ben due settimane e il tam tam su social media e quotidiani online per far cambiare idea al Ministero.
anna maria bernini
[…] Il bando cercava laureati in ingegneria, economia, matematica e statistica da inserire nel «nucleo di coordinamento delle attività di analisi, studio e ricerca». Tra i requisiti minimi richiesti ai candidati c'era appunto, la laurea magistrale. Per quanto concerne invece la posizione, il ministero precisava che si tratta di un «impegno a tempo pieno», di durata «pari a 18 mesi», prorogabili su richiesta del Mur.
[…] I dati dell'ultimo rapporto Censis-Eudaimon, pubblicato proprio nelle scorse settimane, parlano chiaro: il 39,3% dei lavoratori di età compresa tra 15 e 34 anni dichiara di avere un contratto precario o atipico. E questo range è spesso pieno di giovani laureati. «Invece di puntare su di loro si punta a sfruttarli - osserva Francesco Sinopoli, segretario della Cgil Università e scuola -. Meno male che il bando è stato ritirato, ma in ogni caso saremmo intervenuti noi sindacalisti: un'assurdità come questa andava assolutamente bloccata. Senza se e senza ma».
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