Estratto da www.open.online
BABY GANG
Chiede di tornare agli arresti domiciliari il trapper Baby Gang, che ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame dopo che la Corte d’Appello di Milano gli ha imposto di tornare in carcere lo scorso aprile.
Zaccaria Mouhib stava scontando ai domiciliari con braccialetto elettronico due condanne in primo grado per rapina e altri reati. Ma secondo i giudici aveva «comunicato con un numero indeterminato di soggetti, pubblicando fotografie su Instagram» nelle quali «viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l’obiettivo».
[…] Per il legale che assiste il trapper, si tratta quindi di espressioni artistiche, anche alla luce del fatto che «sia l’arma impugnata da Mouhib» che «i sacchi di marijuana presenti sullo sfondo erano mere “copie”, ossia “oggetti di scena”, forniti dalla casa di produzione del videoclip per rendere il personaggio più realistico e coerente con il titolo dell’album», cioè «L’angelo del male».
In più quelle foto caricate su Instagram erano state scattate «in occasione delle autorizzazioni concesse dall’autorità giudiziaria», spiega l’avvocato nel ricorso. Anche quando il trapper era ai domiciliari. […]
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