Alice D'Este per www.corriere.it
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È sbucato all’improvviso mentre stava passando di buon passo in calle larga San Marco a Venezia diretta al lavoro e l’ha morsa ad un piede. Un topo di grandi dimensioni che sembrava essere apparso dal nulla ha attaccato lunedì mattina poco dopo le 7.30 una donna di origine straniera residente a Venezia.
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Urla di dolore
La donna dopo il morso ha urlato per lo spavento e per il dolore attirando l’attenzione dei passanti. «Quando l’ha morsa lei ha preso molta paura — racconta una testimone — siamo accorsi tutti per aiutarla, abbiamo visto il segno. Le abbiamo consigliato di farsi vedere dai medici al più presto, morsi di questo tipo possono essere pericolosi». E così ha fatto, recandosi nel più vicino punto di primo intervento nella zona di piazza San Marco. Virus e batteri possono infatti essere trasmessi dal topo all’uomo anche attraverso un solo morso, perché la saliva, raggiungendo il sistema sanguigno, trasmette malattie come la Tularemia o la febbre da morso di ratto.
Antibiotici
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«La persona morsa da un topo è passata al punto di primo intervento dell’Usl 3 Serenissima — chiarisce l’azienda sanitaria — I medici della Croce Rossa, che gestiscono il punto, l’hanno visitata, medicata e le hanno prescritto una terapia antibiotica. È stata dimessa con l’indicazione di tenere sotto controllo l’eventuale insorgenza di sintomi febbrili». La presenza dei topi soprattutto in centro storico in questi mesi sembra però non essere aumentata. Il servizio veterinario dell’Usl, il Comune (settore Ambiente) e Veritas non segnalano una crescita significativa di rilevazioni.
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I ratti nel laghetto
L’azione di derattizzazione ordinaria che è in carico all’amministrazione comunale rimane nei ranghi della normalità. Molto più complessa invece la situazione dei topi al parco Bissuola nella zona vicina al laghetto delle anatre, ma anche a pochi passi dai giochi dei bambini. «Lì il problema è nell’area del laghetto che è in gestione ad altri — sottolinea Veritas — le persone continuano a buttare cose da mangiare e chi gestisce l’area non se ne occupa. Non solo: ogni volta che mettiamo le rat box in zona, vengono rubate».
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