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    IL RECOVERY FUND CE LO FACCIAMO DA SOLI SENZA ASPETTARE L'EUROPA? - SU ORDINE DI GUALTIERI E RIVERA, LA CDP STUDIA L'EMISSIONE DI UN ''SOCIAL BOND'' LEGATO ALL'EMERGENZA CORONAVIRUS PER SOSTENERE LE IMPRESE ITALIANE E DEL TERRITORIO COLPITO DALL'EPIDEMIA - LA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO TRAMITE QUESTI STRUMENTI È AGGANCIATA AL RAGGIUNGIMENTO DI UN DETERMINATO RISULTATO SOCIALE


     
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    L. Ram. per ''Il Messaggero''

     

    luigi di maio domenico arcuri fabrizio palermo luigi di maio domenico arcuri fabrizio palermo

    La Cassa depositi e prestiti ha dato mandato esplorativo a un pool di istituzioni bancarie per lanciare a breve un social bond legato all’emergenza coronavirus. In particolare, il “Covid- 19 social response bond” è destinato al sostegno delle imprese italiane e del territorio duramente colpito dall’emergenza coronavirus. Cdp peraltro è stata impegnata fin dall’inizio della pandemia a sostegno del mondo delle imprese e della pubbliche amministrazioni. «L’emissione - recita la nota - ha come obiettivo di fornire una risposta concreta per limitare i danni economici e sociali nel nostro Paese.

     

    Che cosa sono i social bond di cui spesso si è parlato negli ultimi tempi? Il social bond, conosciuto anche come pay for success bond, è uno strumento finanziario finalizzato alla raccolta, da parte del settore pubblico, di finanziamenti privati.

     

    fabrizio palermo foto di bacco (2) fabrizio palermo foto di bacco (2)

    L’ASSENZA DELLA PA

    La remunerazione del capitale investito tramite questi strumenti è agganciata al raggiungimento di un determinato risultato sociale. In un modello di social bond realizzato correttamente, il raggiungimento del risultato sociale previsto produrrà infatti un risparmio per la Pubblica amministrazione e quindi un margine che potrà essere utilizzato per la remunerazione degli investitori. Vi sono diverse varianti di questo speciale bond.

     

    Una versione consiste nell’emissione in obbligazioni tradizionali, di cui una parte viene destinata alle attività sociali sempre più in sofferenza in Italia dal punto di vista finanziario. Come è noto, con la crisi le organizzazioni non-profit hanno incontrato sempre più difficoltà nell’accedere a risorse utili per finanziare progetti a scopo sociale, e se non fosse per iniziative bancarie private di cui il nostro Paese può essere fiero, sarebbero già chiuse da tempo.

     

    UBI BANCA UBI BANCA

    Uno degli istituti di credito più attivi nel campo dei social bond è Banca Ubi, ma non mancano piccole emissioni di Banca Etica e Banca Alpi Marittime che in passato hanno finanziato attività non profit rispettivamente con bond per 19 e 51 milioni di euro. Va segnalato che la Pubblica amministrazione, che dovrebbe individuare le aree di intervento fornendo adeguati indirizzi in materia, finora era stata totalmente assente.

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