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    IL REDDITO DI CITTADINANZA NON SI NEGA A NESSUNO, MANCO AI BOSS - IN PUGLIA INDAGATE 109 PERSONE CHE HANNO PERCEPITO ILLEGALMENTE 900 MILA EURO DI SUSSIDIO GRILLINO: PECCATO FOSSERO CONDANNATE PER REATI DI MAFIA - TRA I BENEFICIARI C'ERANO NUMEROSI PLURIPREGIUDICATI DEI CLAN BARESI CAPRIATI, DI COSOLA, STRISCIUGLIO, DIOMEDE-MERCANTE E I LORO FAMILIARI...


     
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    Da www.ansa.it

     

    reddito di cittadinanza reddito di cittadinanza

    Avrebbero percepito illecitamente il reddito di cittadinanza per complessivi 900 mila euro. Sono 109 gli indagati, nelle province di Bari e Barletta Andria Trani, tra condannati per mafia o familiari di pregiudicati per reati mafiosi.

     

    La Guardia di Finanza ha eseguito altrettanti provvedimenti di sequestro al termine dell'operazione "Veritas", coordinata dalle Procure di Bari e Trani.

     

    IL REDDITO DI CITTADINANZA IL REDDITO DI CITTADINANZA

    È stato disposto il sequestro sia delle disponibilità finanziarie, provento del reato, sia delle "carte postamat Rdc" utilizzate dagli indagati per prelevare il sussidio. I finanzieri, in collaborazione con le direzioni provinciali dell'Inps, hanno analizzato le posizioni dei soggetti gravati da sentenze di condanna definitiva per reati di mafia e dei loro famigliari, accertando così che 37 condannati e 72 loro parenti per mesi avrebbero percepito indebitamente il sussidio, omettendo di comunicare le condanne.

     

    giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

    Tra gli indebiti beneficiari del "reddito di cittadinanza" è stato individuato un boss del Nord Barese, del clan mafioso Cannito-Lattanzio, condannato per mafia e per tentato omicidio. Ci sono poi numerosi pluripregiudicati dei clan baresi Capriati, Di Cosola, Strisciuglio, Diomede-Mercante e loro familiari.

     

    Oltre al sequestro penale, gli esiti degli accertamenti sono stati comunicati all'Inps per l'adozione dei provvedimenti di decadenza o di revoca dei benefici illecitamente erogati e per l'avvio delle azioni di recupero dell'indebito percepito.

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