Estratto dell’articolo di Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”
BARCONI MIGRANTI
Negli ultimi giorni i segnali sono stati diversi. Come i 998 migranti sbarcati in sole 24 ore a Lampedusa, un numero che non si vedeva da tempo. E le 1.300 persone salvate dai tre barconi nello Ionio, dopo la tragedia di Cutro. Ma il problema vero è che questa ondata migratoria, pur consistente e drammatica, rischia di rappresentare solo un anticipo, un’avvisaglia di quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni.
IL VIAGGIO DEL BARCONE DI MIGRANTI NAUFRAGATO A CROTONE
IL DATO DI 685 MILA
Nei rapporti settimanali sull’immigrazione che vengono mandati al governo italiano, gli apparati di sicurezza e gli analisti sottolineano come in Libia, nei campi di detenzione ma non solo, ci siano 685 mila migranti irregolari pronti a partire per sbarcare sulle coste italiane. […] Per capire la dimensione dell’allarme basta ricordare che in tutto il 2022 gli arrivi erano stati «appena» 104 mila. È vero che l’anno scorso, specie nei primi mesi, i flussi erano ancora frenati dalla pandemia. […]
MIGRANTI IN MARE SU UN GOMMONE
IL RISCHIO TRAFFICANTI
[…] Negli ultimi incontri bilaterali il governo italiano ha cercato insieme a quello libico di contenere i flussi attraverso una più decisa azione di controllo del territorio. Di questo, o almeno anche di questo, si è parlato sia nella missione a Tripoli di fine gennaio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme con i ministri degli Esteri e dell’Interno, Antonio Tajani e Matteo Piantedosi.
migranti
Sia nell’incontro avvenuto invece a Roma venti giorni fa, tra lo stesso Piantedosi e il ministro libico dell’Interno, Imad Mustafa Trabelsi. Ma sembra difficile che, davanti a numeri così allarmanti, il semplice controllo del territorio possa produrre risultati efficaci. Da qui l’idea di rafforzare i corridoi umanitari, i programmi di trasferimento in Italia per le persone in condizione di particolare vulnerabilità.
migranti
Un tema che la presidente Meloni ha sollevato nella lettera inviata nei giorni scorsi alla presidente della Commissione europea. Con la risposta della stessa Ursula von der Leyen che ha annunciato lo stanziamento di mezzo miliardo di euro per il «reinsediamento» in Europa di 50 mila migranti proprio attraverso i corridoi. Un segnale positivo, che tuttavia non può bastare.
sbarco migranti
LA CRESCITA NEL 2023
[…]dall’inizio dell’anno i migranti sbarcati sulle coste italiane sono stati 17.592. Quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando erano stati 5.976. E anche del 2021, 5.995. L’unico dato in controtendenza è quello dei minori non accompagnati: dall’inizio dell’anno sono stati 1.965. […]
I 110 MILA IN ACCOGLIENZA
migranti nel mediterraneo 9
Altro tema delicato è la tenuta delle strutture d’accoglienza sul territorio italiano, che potrebbero andare in difficoltà davanti a una nuova, massiccia ondata. Al momento ospitano 109.294 persone. […] La regione che ospita più migranti è la Lombardia con 12.399 persone, seguita da Emilia-Romagna (10.600), Piemonte (9.687) e Lazio (9.540). La loro capienza è flessibile ma non per un ordine di grandezza come quello dei possibili arrivi dalla Libia. Per questo nel decreto legge approvato giovedì scorso ci sono anche delle norme per il «commissariamento della gestione dei centri governativi per l’accoglienza» e «comunque per farne proseguire il funzionamento». […]