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    IL RINCULO MONCO DI PAOLO SAVONA – UNA FRASE STRABANALE COME "VOGLIO UN'EUROPA PIU' EQUA" NON E' L’ABIURA RICHIESTA DA MATTARELLA PER DARGLI L’OK PER IL RUOLO CHIAVE DI MINISTRO DELL’ECONOMIA - SUL TEMA DELL’EURO E DI EVENTUALI PIANI B, UNO DEI NODI CRUCIALI NELLE POLEMICHE DI QUESTI GIORNI, SAVONA SVICOLA – LA PAROLA AL COLLE E A DRAGHI...


     
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    A.Carli e V.Nuti - http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-05-26/governo-conte-stiamo-lavorando-salvini-non-cede-savona-e-incassa-l-appoggio-fdi-091354.shtml?uuid=AEJk9BvE

    savona savona

     

     

    Nella domenica decisiva per le sorti del governo Paolo Savona rompe il silenzio. L’economista dice la sua attraverso un comunicato diffuso sul sito Scenarieconomici.it, nel quale spiega che «non sono mai intervenuto in questi giorni nella scomposta polemica che si è svolta sulle mie idee in materia di Unione Europea e, in particolare, sul tema dell’euro, perché chiaramente espresse nelle mie memorie consegnate all’Editore il 31 dicembre 2017, circolate a stampa in questi giorni, in particolare alle pagine 126-127».

     

    savonarola by carli savonarola by carli

    In una pagina di comunicato l’ex ministro dell’Industria si esprime a favore di un’«Unione diversa, più forte ma più equa», che in prospettiva possa convergere verso un’unione politica. Nessun riferimento esplicito però al tema più caldo, quello dell’euro e delle regole che governano la moneta unica attraverso il Trattato di Maastricht, né a eventuali piani B di uscita dall’euro nel caso in cui il suo disegno di riforma dell’architettura europea non venisse accolto dagli altri partner continentali. Ecco i contenuti chiave della nota diffusa poco dopo le 13.

    paola savona villa borghese paola savona villa borghese

     

    «Per il rispetto che porto alle istituzioni, sento il dovere di riassumerle brevemente:

    • Creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l’affermarsi di consenso alla nascita di un'unione politica;

    • Assegnare alla Bce le funzioni svolte dalle principali banche centrali del mondo per perseguire il duplice obiettivo della stabilità monetaria e della crescita reale;

    • Attribuire al Parlamento europeo poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale;

    paolo savona paolo savona

    • Conferire alla Commissione Europea il potere di iniziativa legislativa sulle materie di cui all’art. 3 del Trattato di Lisbona;

    • Nella fase di attuazione, prima del suo scioglimento, assegnare al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo compiti di vigilanza sulle istituzioni europee per garantire il rispetto degli obiettivi e l'uso dei poteri stabiliti dai nuovi accordi».

     

    Mattarella Mattarella

    Il comunicato di Savona prosegue: «Per quanto riguarda la trasposizione di questi miei convincimenti nel programma di Governo non posso che riferirmi al contenuto del paragrafo 29, pagine 53-55, del Contratto stipulato tra la Lega e il M5S, nel quale vengono specificati gli intenti che verranno perseguiti dal Governo che si va costituendo “alla luce delle problematicità emerse negli ultimi anni“; queste inducono a chiedere all’Unione Europea “la piena attuazione degli obiettivi stabiliti nel 1992 con il Trattato di Maastricht, confermati nel 2007 con il Trattato di Lisbona, individuando gli strumenti da attivare per ciascun obiettivo” che nel testo che segue vengono specificati».

    PAOLO SAVONA MERKEL PAOLO SAVONA MERKEL

     

    PAOLO SAVONA PAOLO SAVONA

    «Anche per le preoccupazioni espresse nel dibattito sul debito pubblico e il deficit il riferimento d’obbligo è il paragrafo 8 di pagina 17 del Contratto in cui è chiaramente detto che “L’azione del Governo sarà mirata a un programma di riduzione del debito pubblico non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità – politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo – bensì per il tramite della crescita del Pil, da ottenersi con un rilancio della domanda interna dal lato degli investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni».

     

    Il comunicato si conclude con questa frase: «Sintetizzo dicendo: Voglio un’Europa diversa, più forte, ma più equa».

     

    Savona Ciampi Savona Ciampi

    Da notare che il documento non si esprime sul tema dell’euro e di eventuali piani B, uno dei nodi cruciali nelle polemiche di questi giorni sull’ipotesi di affidare il ruolo chiave di ministro dell’Economia a Paolo Savona.

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