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    IL (SA)VILE AGGUATO - NO, NON E’ LA “BBC”: LO SCANDALO PEDOFILIA CHE RIGUARDA L’ORMAI DEFUNTA STAR JIMMY SAVILE STA SCUOTENDO LE FONDAMENTA DELLA TV BRITANNICA - IL DIRETTORE DI “NEWSNIGHT”, IL PROGRAMMA CHE, NELL’INTENTO DI RACCOGLIERE DEL MATERIALE PER RICORDARE L’AMATO SAVILE, AVEVA SCOPERTO DECINE DI CASI DI ABUSI SESSUALI SUI MINORI, SI È DIMESSO...


     
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    Fabio Cavalera per il "Corriere della Sera"

    JIMMY SAVILEJIMMY SAVILE

    La «zietta» deve fare pulizia in fretta per non rovinarsi la reputazione. La mitica Bbc, che gli inglesi gratificano con un nomignolo così affettuoso e familiare tanto per farci capire quanto le sono giustamente affezionati, sta vivendo le ore peggiori da cinquant'anni a questa parte. Così almeno la pensa John Simpson che è il direttore del notiziario internazionale: il più diffuso, il più ascoltato, il più importante al mondo.

    Mai era capitato che saltassero fuori storie di bugie, di censure, di «amnesie» e di omertà all'interno di questo tempio sacro del giornalismo radiotelevisivo. Una voragine è venuta giù all'improvviso. E l'ultimo botto pesante è sopraggiunto con le dimissioni di Peter Rippon, numero uno di un programma stimato e visto (anche se di recente con qualche deficit di ascolto) come Newsnight.

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    Che si chiami «Savilegate» o che si chiami «Sexgate» o «Pedogate», la storia semplice è che la Bbc si è coltivato in grembo a partire dagli anni Sessanta un terribile «Doctor Jekyll e Mister Hyde», un «predatore» di bambine e ragazzine che molti sapevano malato di perversioni ma che nessuno ha mai denunciato. Jimmy Savile era una specie di mito per le generazioni pop-rock, si era inventato per la Bbc la classifica dei dischi più venduti nella settimana e si era costruito un'immagine da eroe del costume, del divertimento, della dissacrazione.

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    Quando è morto, a 84 anni, poco è mancato che si proclamasse il lutto nazionale. Poi, un anno dopo, è saltato fuori chi fosse stato il signor Savile in vita. Il guaio è che negli studi della zietta gli agguati del «predatore», di cui si parla adesso, non è che si siano palesati come un fulmine a ciel sereno, notizia sbalorditiva e inaspettata. No, lì dentro c'era chi di persona aveva assistito a spettacoli indecorosi o comunque aveva intuito. E non basta. Perché al peggio non c'è fine.

    Una sintesi: nell'ottobre scorso, in pieno clima celebrativo per ricordare il vecchio Jimmy, il programma Newsnight decide di dedicare un'inchiesta alla sua ex star. Bella idea. Peccato che frugando negli hobby di Savile si materializza ciò che nessuno avrebbe pensato di sentire: il suddetto era un pedofilo che approfittava della celebrità per abusare dei minori. Roba da vergognarsi. Che combinare con quel materiale?

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    Il tira e molla c'è stato. Più la redazione di Newsnight cercava di capire e più la situazione precipitava. Uno, due, dieci vittime che raccontavano: altro che eroe del piccolo schermo. Andare in onda o meno? La Bbc non è mica abituata a tagliare in modo brutale. Questa volta accade che Peter Rippon cassa l'inchiesta. Magari per eccesso di zelo, magari per difendere il buon nome della «zietta», magari per coprire certi ex dirigenti che nei gloriosi anni Settanta avevano chiuso uno o entrambi gli occhi. Sta di fatto che Newsnight tace.

    Ma non tace la concorrente Itv che spiattella la verità su Jimmy Savile. Da lì, per la grande e grandiosa Bbc è un tormento unico. Peter Rippon cerca di dare alcune spiegazioni. Ma i piani alti, dal direttore generale al presidente del trust che governa l'ente televisivo, lo smentiscono. La verità è la verità. Quelle ricostruzioni di comodo sono sbagliate (ci sono le prove) e a lui non resta che presentare le dimissioni.

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    Può essere che sia l'unico a pagare. Ma è difficile. Il «Savilegate» o «Bbcgate» è imbarazzante per molti. Per chi ha nascosto e per chi ha taciuto. La Bbc è un'istituzione, un pilastro della democrazia britannica. Naturale che il premier Cameron esterni la sua preoccupazione e irritazione per la catena di silenzi. Anche il Parlamento intende sapere e convoca il direttore generale.

    Questione politica e questione penale s'intrecciano. Non c'è giorno che passi senza che una nuova vittima del «predatore» si confessi. Scotland Yard dice che sono ormai duecento i casi di abuso in fase di accertamento e che Jimmy Savile potrebbe non essere stato l'unico e il solo. Ci sono tre inchieste: una della polizia e due interne alla stessa Bbc che prova a ripulirsi. Che scivolone rovinoso per la «zietta».

     

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