vip al gala solidale con i rifugiati
Dominique Sisley per “Dazed Digital”
E’ stato un mese indaffarato per Ai Weiwei. Prima ha sospeso la sua mostra, per protestare contro la legge danese sulla confisca dei beni ai migranti, poi ha ricreato la foto di Aylan Kurdi, mettendosi al posto del bimbo siriano annegato. La sua ultima installazione, è stata appendere 14.000 giubbotti salvagente alla facciata della Konzerthaus di Berlino e poggiare gommoni usati sotto al portico, tutto materiale raccolto sull’isola di Lesbo.
da instagram di ai weiwei
L’edificio, martedì sera, ospitava l’evento benefico “Cinema for Peace” e qui l’artista cinese ha chiesto ai presenti, gente agiata e celebrità come Charlize Theron e Nadya Tolokonnikova delle Pussy Riot, di avvolgersi in coperte isotermiche, interrompere il lauto pasto e posare per un selfie collettivo, in netto contrasto con le immagini dei profughi che stanno morendo di fame. In cambio della foto di gruppo, ai presenti è stato chiesto di donare coperte ai profughi.
gommoni al portivico di konzerthaus di berlino
Critiche sono piovute da chi trova l’opera di Ai Weiwei priva di gusto, e dall’assessore alla cultura Tim Renner che scrive sulla sua pagina Facebook: « Ai Weiwei illustra le dimensioni del terrore fuori dal gala, in modo non sottile ma efficace. Però, quando l’organizzatore chiede agli ospiti di donare coperte di emergenza in cambio di una foto di gruppo, sebbene serva come atto di solidarietà, bé c’è chiaramente un elemento osceno».
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