Jamil Sadegholvaad SINDACO DI RIMINI
Stefano Filippi per “la Verità”
Povero Fellini, chissà cosa penserà da lassù della sua Rimini che una volta era tutta divertimento e dolce vita e ora si sta candidando a capitale del moralismo talebano. Si avvicina l'estate e il sindaco piddino Jamil Sadegholvaad, seguendo le orme fustigatrici di moltissimi suoi colleghi, vuole cancellare la prostituzione dalle strade cittadine.
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Così ha preparato una bella ordinanza per colpire le signore della notte e i loro clienti. Gli amarcord e le poetiche notti di Cabiria lasciano il passo alle esigenze della sicurezza urbana e del decoro. Gli abitanti delle zone battute dalle lucciole protestano e il sindaco deve dare ascolto ai suoi elettori. Ma nella Rimini ancora indignata per le presunte molestie degli alpini, Sadegholvaad non si limita a multare le auto che intralciano il traffico o si fermano sul marciapiede, o a colpire l'adescamento delle belle di notte.
Jamil Sadegholvaad SINDACO DI RIMINI
Il primo cittadino ha preso molto sul serio l'esigenza di bonificare i marciapiedi riminesi e ha varato un'ordinanza che sembra copiata dai talebani al potere in Afghanistan. Essa non sanziona solo chi «concorda l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento». Il raggio d'azione è vastissimo. Viene colpito chi attua «comportamenti diretti in modo non equivoco a offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell'assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo, ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione».
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Secondo l'ordinanza, «la violazione si concretizza con lo stazionamento, l'appostamento, l'adescamento, l'intrattenersi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l'abbigliamento».
Jamil Sadegholvaad SINDACO DI RIMINI
Per il Pd di Rimini il «saluto allusivo» o l'«abbigliamento indecoroso o indecente» equivalgono a un adescamento. E chi stabilisce quando una ragazza è vestita da squillo? I vigili? Le mamme di famiglia in vacanza? O i cosiddetti «street tutor» assunti dal Comune per segnalare alle forze dell'ordine quello che non va? Mezza città è compresa nell'area messa sotto tutela: non solo la statale Adriatica, la via Emilia o le strade periferiche, ma anche i lunghi viali dello struscio serale come quelli intitolati alla Regina Elena e alla Regina Margherita. Hai voglia a misurare scollature, minigonne, tacchi, trucco pesante a due passi dal lungomare d'agosto. Un prendisole è casto o allusivo?
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La strizzatina d'occhi davanti alle luci di una vetrina sarà un invito ad appartarsi? Girare in bikini equivale a una «modalità comportamentale che possa ingenerare la convinzione che si stia esercitando la prostituzione»?
Jamil Sadegholvaad SINDACO DI RIMINI
Il dettato talebano si accoppia al guardonismo istituzionalizzato. Il nuovo Grande fratello della morale pubblica trasformerà le passeggiate vespertine in una caccia alle passeggiatrici. Ma la parte più perfida di questa ordinanza «contingibile e urgente» arriva al capitolo delle violazioni. Per cavarsela infatti non basterà pagare la multa per la violazione al codice della strada (minimo 42 euro, massimo 173, con maggiorazione di un terzo tra le 22 e le 7 del mattino) più la sanzione amministrativa di altri 400 euro.
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Il peggio è che i malcapitati verranno segnalati all'Agenzia delle entrate e alla guardia di finanza. E poiché le prostitute scollacciate non hanno partita Iva né rilasciano ricevute a fronte della prestazione, finiranno dritte davanti al giudice tributario. Così l'inflessibile sindaco moralizzatore del Pd combatte pure l'evasione fiscale.
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