Estratto dell’articolo di Antonello Caporale per “il Fatto quotidiano”
domenico de masi foto di bacco
Domenico De Masi, il pensatore più ascoltato dai Cinquestelle, si è messo in fila al gazebo del suo quartiere pur di votare Elly Schlein. Apriti cielo!
L’elezione della Schlein al vertice del Pd non riguardava solo gli iscritti a questo partito ma tutti i democratici di sinistra. […] tutti i cittadini di sinistra sarebbero dovuti andare a votare per almeno due motivi: perché, grazie al loro consenso, si poteva rendere più coesa e incisiva l’azione politica dell’intero popolo progressista e perché, grazie all’apertura mentale del Pd, votare alle primarie non comportava aderire al Pd.
ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE A FIRENZE
[…] Si dice che il Pd spostato a sinistra obbligherà Conte a trovare riparo a destra. Lei gli consiglierà questa nuova svolta?
Se fossi interpellato gli direi di stare tranquillissimo anzi di spostarsi ancora di più a sinistra. […] Elly è moderatamente laburista, appena appena di sinistra, lontana anni luce da ciò che diceva Berlinguer, per capirci. Sta solo chiedendo, e del tutto opportunamente, che l’Italia riconosca come proprie le conquiste sociali dei grandi Paesi europei, dal reddito di cittadinanza al salario minimo.
elly schlein giuseppe conte
Schlein non è di sinistra?
Poco poco, così così. L’effetto ottico che la rende quasi una bolscevica è dato dal pregresso pantofolaio e neoliberista di quel partito. Aver avuto Enrico Letta a idolatrare l’agenda Draghi e schivato per un soffio il conservatore Bonaccini, fa ritenere la neosegretaria figlia adottiva di Gramsci. Effetto ottico, appunto.
Quindi Conte non ha da preoccuparsi.
Conte ha una prateria davanti a sé. Deve sempre ricordare che ci sono in Italia 10 milioni tra poveri assoluti e quasi poveri. La maggior parte di essi non vota, aspetta qualcuno che li rappresenti. Dopo la precarizzazione del lavoro manuale ci troveremo, a breve, con la consunzione del lavoro intellettuale per colpa dell’intelligenza artificiale. […]
domenico de masi foto di bacco
[…] Fratelli d’Italia sembra la nuova Dc. E fino a poco tempo fa pareva che l’ambizione del Pd fosse quella di rappresentare l’omnibus scudocrociato.
Vero, il partito più interclassista oggi è Fratelli d’Italia. I proletari e i sottoproletari sono rappresentati maggiormente nell’elettorato dei 5 Stelle. La piccola e media borghesia soprattutto dal Pd. Perciò l’ultima occasione preziosa è stata la contesa tra Bonaccini e Schlein.
ELLY SCHLEIN CONTE
Era evidente che con questa, molto più che con quello, si sarebbero moltiplicate alcune possibilità decisamente “di sinistra”: emarginazione dei neoliberisti e dei governisti che ammorbano il Pd; centralità delle politiche mirate al welfare; progressivo distacco dalla demenziale agenda Draghi e dalla sciagurata gregarietà dell’Europa agli interessi americani. Man mano che il Pd si libera dal neoliberismo, dal draghismo e dall’atlantismo, sarà più probabile che riprenda il necessario dialogo con Conte e con i 5 Stelle. […]
elly schlein giuseppe conte enrico letta nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein