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    “SERVE IL SOSTEGNO PUBBLICO PER L'EDITORIA” - IL PIDDINO ANDREA MARTELLA, SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO CON DELEGA ALL'EDITORIA, TENDE LA MANO A UN SETTORE ALLA CANNA DEL GAS MA FONDAMENTALE PER LA DEMOCRAZIA: “L'INFORMAZIONE È UN BENE COMUNE, CHE VA DIFESO. QUESTO SETTORE VA SOSTENUTO ANCHE ECONOMICAMENTE…”


     
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    Da “la Repubblica”

     

    andrea martella andrea martella

    «L'informazione è un bene comune, che va difeso. Questo settore, quindi, va sostenuto anche economicamente. Ma per fare questo, serve un approccio sistemico ai diversi problemi. Dalla remunerazione dei giornalisti alle garanzie per le imprese, aprirò dei tavoli di confronto con tutti».

     

    Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all' Editoria, Andrea Martella (Pd), spiega la sua strategia a Roma, durante l' evento "Una nuova strategia per il rilancio del settore dell' editoria", organizzato dall' Uspi (Unione stampa periodica Italia). Dice Martella: «Rilanciare l'editoria vuol dire riflettere nel profondo sulle difficoltà delle imprese editoriali. Occorre fare i conti con lo sviluppo del digitale e dei social, certo. Ma in questo contesto la qualità dell'informazione resta fondamentale. Non solo: è compito della politica creare le condizioni perché il pluralismo possa realizzarsi. Dunque sarà necessario un uso corretto dei fondi dello Stato che puntano a garantirlo».

    GIORNALI GIORNALI

     

    Martella riconosce anche che le imprese editoriali hanno le carte in regola per aumentare i loro ricavi. Purtroppo però vengono azzannate al collo dai vampiri della pirateria (come dimostra il caso delle applicazioni clandestine su Telegram e WhatsApp): «Sono convinto della necessità di combattere con ogni strumento l' odioso fenomeno della pirateria», dice ancora il sottosegretario. Andrea Riffeser Monti, presidenti degli editori dei giornali della Fieg, rivolge lo sguardo ai colossi del web e «si augura che siano adottati gli interventi per assicurare agli editori, quando titolari dei diritti, la giusta remunerazione per l' utilizzo dei loro prodotti in Rete». E questa garanzie passano anche attraverso il recepimento della direttiva Ue in materia.

     

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