Luigi Grassia per “la Stampa”
TESLA AUTOPILOT
L'auto che si guida da sola è una promessa che prima o poi si realizzerà, ma la strada per arrivarci potrebbe essere più lunga di quanto credono gli ottimisti: il sistema di assistenza parziale alla guida prodotto dalla Tesla, pioniera americana del settore, è finito sotto inchiesta da parte dell'ente federale di controllo ( National Highway Traffic Safety Administration - Nhtsa) dopo 11 incidenti che si sono verificati in tre anni, con un morto e 17 feriti.
INCIDENTE TESLA AUTOPILOTA
Questi incidenti hanno avuto un denominatore comune: hanno coinvolto veicoli già incidentati, nonostante le misure di sicurezza correttamente predisposte dai soccorritori, come segnali luminosi e coni stradali. Questo potrebbe segnalare un problema generale, anche se il gruppo di Elon Musk ipotizza semmai un cattivo uso del dispositivo.
Tesla propone l'Autopilot come contributo alla sicurezza ma raccomanda di non equivocarne la funzione: non si tratta di sostituire in toto il conducente (questo avverrà in futuro) ma di coadiuvarlo nell'uso dello sterzo e nel mantenere una distanza adeguata dagli altri veicoli. Invece qualche guidatore, magari tratto in inganno anche dal nome controverso di questa tecnologia, potrebbe usarla scorrettamente, ad esempio senza tenere le mani sul volante, contro le istruzioni della società.
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Si parla anche di persone che si mettono alla guida ubriache o che addirittura si sdraiano sui sedili posteriori, e così non fanno molta strada. Questi dispositivi, in versioni via via più sofisticate, sono diffusi già da anni in America, perciò l'ente di controllo esaminerà il sistema Autopilot in un numero enorme di vetture Tesla, circa 765 mila, prodotte dal 2014 a oggi.
L'indagine è un'altra tegola sull'azienda di Elon Musk, che recentemente ha dovuto richiamare più di 285 mila auto in Cina per un malfunzionamento del sistema di controllo della velocità, che secondo le autorità regolatorie di Pechino in certi casi provoca improvvise accelerazioni.
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E all'inzio dell'anno Tesla ha richiamato altre 135 mila vetture per un problema un po' meno grave, al touch-screeen. Ieri a Wall Street le azioni Tesla hanno vissuto una giornata di affanno perdendo durante le contrattazioni un 5% e concludendo a -4,32%. -
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