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    RITORNO A STAMFORD BRIDGE AMARO PER “ANDONIO” – IL TOTTENHAM PERDE 2 A 0 NEL DERBY CONTRO IL CHELSEA, INTERROMPENDO LA STRISCIA POSITIVA IN CAMPIONATO DEGLI “SPURS” – DECISIVI I GOL DI ZIYECH E THIAGO SILVA, CONTINUA IL PERIODO NEGATIVO DI LUKAKU, CHE SI DIVORA UN GOL – CONTE SI LAMENTA DELLA MANCANZA DI QUALITÀ NELLA SUA SQUADRA: “IN QUESTO MOMENTO IL DIVARIO CON SQUADRE COME IL CHELSEA È NOTEVOLE” – VIDEO


     
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    Stefano Boldrini per "il Messaggero"

     

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    La prima caduta in campionato di Antonio Conte alla guida del Tottenham ha una sua logica: il 2-0 incassato allo Stamford Bridge certifica la superiorità indiscussa dei campioni d'Europa sugli Spurs londinesi. È il terzo ko in tre settimane, dopo le sconfitte nelle semifinali di Coppa di Lega (0-2 il 5 gennaio e 0-1 il 12), il quarto in totale se allunghiamo lo sguardo all'intera stagione: il 19 settembre il Tottenham, allora nelle mani di Nuno Espirito Santo, fu sculacciato 3-0 in casa dalla banda di Tuchel e all'improvviso, quel giorno, gli Spurs presero coscienza dei loro limiti. 

     

    C'è una disparità evidente tra le due squadre, basta vedere le riserve ieri sulle rispettive panchine: da una parte Alonso, Kanté, Pulisic, Werner, Chalobah, Havertz, Barkley, Saul; dall'altra Reguilòn, Emerson Royal, Rodon, Moura, Skipp, Gil, White e Scarlett. 

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    LA DIFFERENZA 

    La differenza di qualità è emersa in modo netto sul campo, soprattutto in difesa e a centrocampo. Il Tottenham ha trovato con Conte il carattere e questo ha permesso agli Spurs di lottare fino all'ultimo respiro dei 95 minuti, ma sul divario tecnico c'è poco da discutere. Il Chelsea fa girare il pallone ad alta velocità e in bello stile. Il Tottenham è bravo nella riconquista e nella ripartenza, cerca lo sviluppo verticale per colpire al cuore l'avversario, ma sbaglia quasi sempre l'ultimo passaggio.

     

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     Manca un rifinitore, un giocatore capace di accendere la luce. Un talento come Gianfranco Zola che, seduto alla nostra destra, spiega: «Antonio è bravissimo. Sta svolgendo un lavoro eccellente. Il Tottenham riportato in alto è un miracolo, ma quando ti manca qualcosa in termini di qualità, non puoi inventarla». Ed è infatti un capolavoro stilistico a dare lo scossone al match, dopo un primo tempo tutto sommato equilibrato, con il Chelsea bravo a lavorare ai fianchi gli Spurs, ma Tottenham vivo e velenoso in qualche ripartenza. 

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    Il gol divorato all'alba da Lukaku ribadisce le attuali problematiche del centravanti belga. Quello annullato a Kane, per una spinta su Silva, rispetta le norme regolamentari. Tra i due episodi, molta corsa, tifoserie scatenate i fans di Chelsea e Tottenham cordialmente si detestano e momenti di agitazione sulle due panchine, con il quarto uomo, Andrew Madley, bersaglio di tutte le proteste. Il gol di Ziyech è un colpo di frusta. 

     

    Un gesto di straordinaria bellezza: gestione del pallone dopo una bella iniziativa di Hudson-Odoi e sinistro a giro, con Lloris bucato all'incrocio. Applausi sinceri anche da parte di Zola: «Che roba. Spettacolare». 

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    UN UNICO ACUTO 

    Occhio al cronometro: minuto 47. Espressione di Conte rassegnata: contro giocate simili non puoi fare niente. Otto minuti ed ecco il bis. Punizione. Esecuzione affidata a Mason Mount, ragazzo dal piede morbido: pennellata per la capocciata di Thiago Silva e 2-0. Gioco, set, partita. Un solo acuto del Tottenham, al tramonto, quando la nave del Chelsea sta entrando in porto: zuccata di Kane e respinta d'istinto di Kepa. 

     

    Tutto qui: troppo poco per scuotere un Chelsea che, con questo 2-0, si rimette in cammino in campionato. Il Manchester City viaggia in libertà, ma il pareggio di Southampton del gruppo di Guardiola e i successi di Chelsea e Liverpool (3-1 sul campo del Crystal Palace, gol di Oxlade-Chamberlain, Van Dijk e Fabinho su rigore) tengono in vita la Premier. 

     

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    Dietro, bagarre per il quarto posto, dove ora veleggia il Manchester United, ma partecipano alla regata anche West Ham, Tottenham e Wolverhampton. Conte lotterà fino all'ultimo, ma ammette: «In questo momento il divario con squadre come il Chelsea è davvero notevole. Abbiamo provato a fare di tutto, ma a volte non basta, soprattutto contro un avversario così. C'è grande differenza con le altre big, bisogna prenderne atto. Noi però abbiamo dato il massimo e di questo sono orgoglioso».

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