1 - LO SFOGO DELLA TRANS «CIRO MI HA INGANNATA FINO ALL'ULTIMO IL SUO CONFORTO ERA FALSO»
Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”
LA TRANS HEVEN - CIRO GUARENTE E GIULIO GOLIA
Heven Grimaldi è la trans con la quale Vincenzo Ruggiero condivideva l' appartamento ad Aversa e di cui Ciro Guarente, che con lei aveva una relazione, era gelosissimo. È per questo che odiava Vincenzo, ed è perché sospettava che tra lui ed Heven ci fosse una storia d' amore e non solo una coabitazione, che lo ha ucciso.
Se il giovane e la trans fossero davvero legati sentimentalmente non è chiaro, e comunque erano fatti loro. Gli amici di Vincenzo, quelli con i quali condivideva anche le battaglie per i diritti dei gay, lo escludono, parlano di «bellissima amicizia e nient' altro». Heven quello che ha da dire di tutta questa storia lo affida ai social network. La sua voce è su Facebook. Lì, già all' indomani del 7 luglio, giorno della scomparsa di Vincenzo, ha pubblicato un appello affinché chi avesse notizie del ragazzo la contattasse.
CIRO GUARENTE E VINCENZO RUGGIERO
Su Facebook ha registrato il messaggio affidato al sito della trasmissione Chi l'ha visto? , in cui si rivolgeva direttamente a Ruggiero pregandolo di darle sue notizie. E sempre sul social network ha pubblicato due lunghi post - uno sabato, dopo l'arresto di Guarente, e l'altro ieri - dai toni decisamente diversi.
Nel primo caso l'incipit del testo è quasi burocratico: «Io Heven Grimaldi ero totalmente all' oscuro dello struggente episodio della morte di Vincenzo», scrive. Aggiungendo subito che «è inutile esprimere il mio dolore qui sopra perché non ho più alcuna forza». Per il resto si dedica prevalentemente a prendere le distanze da Guarente: «Mi ha da subito prestato il suo falso conforto. Mi ha ingannata fino all'ultimo momento».
VINCENZO RUGGIERO E LA TRANS HEVEN
Racconta delle attenzioni che l'uomo le rivolgeva in quei giorni: «Chiedeva contro la mia volontà di starmi vicina per confortarmi mostrandosi la persona più tranquilla e normale al mondo nonostante avesse compiuto un atto così crudele». Ne denuncia il tentativo di metterla contro l'amico sparito: «Ha iniziato a manifestare atteggiamenti insoliti nei confronti di Vincenzo volendomi convincere che fosse andato via con un uomo ricco e tante altre storie assurde».
LA TRANS HEVEN E CIRO GUARENTE
Poi chiude con uno sfogo: «Ho perso in una sola tragedia le due persone più importanti della mia vita, il mio migliore amico e fratello, il mio fidanzato con il quale ho trascorso sette lunghi anni della mia esistenza».
Ieri, però, Heven pubblica un nuovo post e il tono cambia completamente. Ciro non esiste più, le parole sono solo per Vincenzo. «Vita mia, non troverò mai la forza di accettare quello che ti è stato fatto. Non riuscirò mai a sopravvivere senza di te. Solo tu mi rendevi veramente felice».
VINCENZO RUGGIERO E LA TRANS HEVEN
Parole d'amore: «La gioia di svegliarmi con te e prendermi cura di qualunque cosa ti riguardasse e proteggerti dal male, ammirarti in ogni singolo movimento. Godermi il tuo magico sorriso». Heven arriva addirittura a paventare ulteriori scenari tragici: «Probabilmente potrò riabbracciarti presto perché ormai il mio corpo non è altro che un involucro di dolore e non posso accettare di continuare così, non passerà mai. Portami con te, ti supplico, ascolta le mie preghiere e salvami da questo strazio. Eri la mia ragione di vita, solo tu puoi riconoscere il mio impegno e il mio amore. Salvami come io avrei cercato di salvare te».
2 - “HEVEN E VINCENZO NON STAVANO INSIEME MA CIRO ERA LEGATO A LEI MORBOSAMENTE”
D.D.C. per “il Messaggero”
LA TRANS HEVEN
«L’assassino ha partecipato al mio matrimonio. Era il 13 luglio, io e mio marito Michele eravamo emozionatissimi. Ciro si è comportato normalmente, era sorridente, cantava, ballava. E già aveva massacrato Vincenzo».
È sconvolta Alessia, la sposa trans che per prima in Italia ha indossato l’abito bianco e ha detto sì in una cerimonia religiosa. Un matrimonio da manuale, che più tradizionale non si può, con festa per 120 persone e cantante neomelodico a chiudere i festeggiamenti. Un traguardo importante raggiunto dopo anni di battaglie: erano due ragazzini Alessia e Michele quando si innamorano e lei era ancora un lui. Ma si amavano e insieme hanno camminato per una strada lunga e inesplorata per arrivare davanti all’altare.
CIRO GUARENTE
NESSUN SOSPETTO
«Se avessi anche lontanamente sospettato che Ciro era un assassino non gli avrei certo permesso di partecipare alla giornata in cui ho coronato il sogno della mia vita. Io l’abito bianco lo aspettavo da bambina», racconta Alessia, e mostrando le foto, sussurra con orgoglio: «Ecco, guarda quanto sono elegante».
Ed è bella Alessia con il vestito bianco pieno di brillantini, ma è bella anche con la canottiera e i pantaloncini che indossa sul terrazzo della sua nuova casa. Bella e confusa. Ne ha viste tante nella vita, ma non avrebbe mai immaginato di frequentare un assassino. «Ciro, che noi chiamavamo “Ciro-Ciro” perché è piccolo e basso, mi è sempre sembrato un ragazzo normale, allegro, socievole», spiega. Un ragazzo normale che su internet offriva prestazioni sessuali, come si sta capendo in queste ore: sui social rimbalzano i link che rimandano alle sue proposte.
VINCENZO RUGGIERO
«Ma noi di questo non sapevo assolutamente niente», ribadisce Alessia. E fa ascoltare i messaggi in cui l’assassino prende in giro gli sposini che sono in viaggio di nozze. Normali sfottò tra ragazzi, solo che Ciro aveva appena fatto a pezzi Vincenzo. Aveva ucciso, massacrato, e qualche giorno dopo era andato a cantare la serenata insieme a Michele, il marito di Alessia, sotto al balcone della sposa. La ragazza ci pensa e non se ne fa una ragione.
L’INCONTRO
Con il passare delle ore la tragedia diventa sempre più nera e più difficile da accettare. «Vincenzo era un ragazzo dolcissimo, umile. Dio lo accoglierà tra le sue braccia. Io l’ho incontrato tre o quattro volte, ma vedevo che lui era capace di farsi voler bene da tutti».
LA TRANS HEVEN
Da tutti, tranne che da Ciro. Ciro che uccide, Ciro che taglia la testa di Vincenzo e la butta non si sa dove, Ciro che scherza, Ciro che stacca le gambe e poi le braccia, le mani i piedi, il torace e poi se ne va in giro sotto braccio ad Heven, una trans, una ragazzina di 22 anni, che per prima ha avuto il sospetto che Vincenzo non fosse andato semplicemente in vacanza, come dicevano tutti, e si è fatta accompagnare dai carabinieri per raccontare la sua verità.
LA TRANS HEVEN
Che Ciro, il killer, fosse morbosamente legato ad Heven, però, lo sapevano tutti, che fosse geloso di Vincenzo anche se tra i due non c’era una relazione, era cosa nota tra gli amici. «Avevano litigato, poi si stavano riavvicinando, ma lui era inquieto – racconta Alessia – mi diceva che Heven gli sembrava strana, distante. A volte era turbato, ma poi un attimo dopo rideva, scherzava... Anche al matrimonio non voleva sentire parlare della sparizione di Vincenzo, ma per il resto era tranquillo».
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