GIORGIO GANDOLA per la Verità
conte casalino
Da Nilde Iotti a Miley Cyrus, le quattro sinistre di governo sono sempre dentro la modernità. Archiviato il virus con il consueto mandato in bianco ai pm e ai giornalisti più fidati, dem, grillini, renziani e postmarxisti hanno confermato d'essere capaci di cogliere le curve della società liquida dalle periferie dolenti di Villa Pamphili.
E fra un prosecco e una tartina al caviale hanno arruolato una nuova testimonial, la regina del twerking (la nobile arte del ballo pubico di coppia, preferenza lato B), ideale per tranquillizzare Confindustria, far ripartire l'economia e dare una prospettiva nuova al Paese in affanno.
MILEY CYRUS
Con l'abile regia di Rocco Casalino, il premier Giuseppe Conte ha compiuto il capolavoro mediatico del weekend: fare propaganda a se stesso aderendo via Twitter a un singolare invito della popstar di Nashville, fatto anche al primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e ai leader di Olanda e Irlanda. Prima di giudicare il carteggio, che non ha niente a che vedere con quello tra Francis Scott Fitzgerald e Zelda, bisogna leggerlo.
Parte la Cyrus, una Greta sexy da discoteca, tifosa accanita di chi per dieci giorni ha messo a ferro e fuoco le città americane: «L'Italia e il mondo sono uniti nella solidarietà a Black Lives Matter negli Stati Uniti. Dobbiamo rimanere uniti per affrontare il Covid-19 e il suo impatto sproporzionato sulle comunità emarginate, in particolare le comunità di colore. Per favore si unisce a noi, primo ministro Giuseppe Conte? #globalgoalunits».
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ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE
È un assist imperdibile al giorno d'oggi, con i politici impegnati a guadagnare fette di mercato elettorale a qualsiasi costo. Una sponda sui ventenni non si può rifiutare, anche se la ragazza chiede soldi a chi non ne ha. E infatti Conte, già di per sé preoccupato a riempire il vuoto pneumatico degli stati generali, si toglie la parrucca da Re Sole e si butta a pesce sull'assist. «L'Italia è stata in prima linea nella lotta contro il Covid-19 ed è impegnata nell'Acceleratore Act per garantire un accesso equo ed universale a vaccini e trattamenti. La cooperazione internazionale e la solidarietà sono fondamentali per avere successo. Insieme ce la faremo, Miley». Qui la memoria corre alla triste fotografia in spiaggia di Aldo Moro in giacca e cravatta, usata per spernacchiare Matteo Salvini in bermuda al Papeete. Allora il messaggio era chiaro: il rispetto delle istituzioni corre sul filo della sobrietà estetica e sul pari livello delle interlocuzioni politiche.
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ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE
È pur vero che a sinistra il meticciato è freak solo quando fa comodo, ma l'adesione a una lotta (quando mai l'ha formalizzata?), l'assicurazione di appoggi morali ed economici a comunità e a businessmen stranieri dovrebbero riguardare il Parlamento, passare attraverso condivisioni strategiche.
Se la forma è sostanza, Conte impegna l'Italia bypassando tutti in una chiacchierata social con un'attivista improvvisata, sulle note di Nobody is perfect, canzoncina da apericena beach. Beppe Severgnini, Natalia Aspesi, Michelone Serra dall'amaca non hanno niente da ridire? Tranquilli, mai nella vita. I tweet non sudano.Il messaggio più interessante è il secondo di Miley Cyrus, quello dell'appuntamento al buio. «Grazie mille! In attesa di nuovi impegni di finanziamento il 27 giugno, necessari per fornire accesso a trattamenti e vaccini per tutti, ovunque».
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Il duetto finisce con il cuoricino di Conte sul tweet, la polemica continua sui social e la faccenda diventa politicamente interessante. Superato quel minimo di imbarazzo nel vedere Conte dibattere di impegni italiani con una cantante che sul palco usa un biberon come oggetto fallico, bisogna capire il retroscena. E la scadenza di pagamento del 27 giugno.
Miley Cyrus fa parte della Ong Global Citizen che spinge per avere l'esclusiva del vaccino anticoronavirus, con l'obiettivo in chiaro di garantirlo a tutto il pianeta e quello reale di gestirne i flussi. È in cerca di legittimazione e ad aprile ha organizzato un concerto virtuale su larga scala, Together at Home, con personaggi di grido come Andrea Bocelli, Celine Dion, Lady Gaga, Paul McCartney. Cosa abbia a che vedere tutto questo con Black Lives Matter, certamente Conte e la sua nuova testimonial lo sanno. Noi no.
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Ma che la distribuzione dei vaccini sia il business mondiale dei prossimi mesi è palese. Gli squali della finanza e della filantropia di facciata si stanno muovendo sotto il pelo dell'acqua e un minimo di prudenza prima di adesioni incondizionate sarebbe preferibile.La campagna Global Goal Units richiamata dalla cantante è una mega iniziativa dell'Onu alla quale l'Ue si è immediatamente agganciata. Ed è finanziata da Bill e Melinda Gates attraverso la Global Fund. Il 27 giugno va in scena il nuovo vertice di impegno globale dei donatori, quindi la valletta Miley ha bussato a soldi ricordando l'impegno e coprendolo di melassa da jet society.
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L'iniziativa è spinta dall'Oms (tutt' altro che impeccabile nella gestione della pandemia) e da capitali che valgono molti punti di Pil come quelli delle fondazioni Bloomberg e Rockefeller. Dietro il twerking di Villa Pamphili ci sono gli affari. Oltre a rassicurare la popstar sugli impegni italiani, il premier ne ha parlato agli italiani medesimi nelle millanta conferenze e a chi li rappresenta in Parlamento?
A quasi un anno di distanza assume contorni di chiarezza anche l'endorsement di Bill Gates per Conte, definito «un uomo di grande talento che spero rimanga primo ministro». Così si spese il fondatore di Microsoft. Gentilezza comprensibile con chi ti deve dei soldi.
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