Marino Longoni per "Italia Oggi"
Vaccini Covid
Chi avrebbe detto, un anno fa, che dopo dodici mesi saremmo stati ancora allo stesso punto? Siamo ancora in lockdown, usciamo con le mascherine, evitiamo gli assembramenti e leggiamo ogni giorno, con ansia, i dati sulla diffusione del Coronavirus. L'unica differenza è che adesso si sta cominciando, lentamente, a vaccinare. Ma c'è un problema, che si cerca di tenere sottotraccia. Probabilmente la vaccinazione dovrà essere ripetuta per qualche anno, chissà per quanti.
Vaccini covid
Perché l'efficacia del vaccino non è permanente ma, al momento, si presume non superi i 9/12 mesi. E in un periodo così breve non si farà in tempo a debellare la pandemia. Quindi, tra pochi mesi, i primi vaccinati non saranno più coperti e dovranno ripetere il vaccino, come si fa ogni anno con l'influenza. Poi c'è il problema delle varianti, che non è detto i vaccini attuali siano sempre in grado di coprire: la cosiddetta variante sudafricana, per esempio, non è coperta dal vaccino Astrazeneca.
Vaccino covid
E' quindi prevedibile che anche i vaccini debbano essere adeguati per seguire lo sviluppo dell'epidemia, così come avviene con le normali influenze. Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs lo ha detto chiaro: «Dobbiamo essere preparati all'ipotesi che ci sia bisogno di fare i vaccini anti-Covid ogni anno, come accade per l'influenza».
Pochi giorni fa, in un incontro riservato con gli investitori, i vertici di Pfizer hanno previsto che sarà necessario un terzo richiamo per fare fronte al moltiplicarsi delle varianti del virus e che dal 2022 il vaccino anti-Covid diventerà di routine come quello anti influenzale. Forse non è un caso se il presidente della commissione europea Ursula von der Layen ha parlato del nostro tempo come dell'inizio dell'era delle pandemie.
vaccino covid 1
E d'altra parte l'introduzione del passaporto vaccinale, già operativa in Cina e di prossima introduzione in Europa, non avrebbe senso se l'epidemia dovesse essere debellata in pochi mesi e senza la previsione di una vaccinazione ripetuta per diversi anni. E' invece lo strumento ideale (come avviene per gli animali domestici) per certificare una condizione sanitaria in modo continuativo. Non illudiamoci, non ci liberemo del Covid-19 nemmeno nel 2021.