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    X-FACTOR RIZZOLI - IL VENTIDUENNE ALBERTO RIZZOLI, PRONIPOTE DI ANGELO, LANCIA LA START UP “KIDEVILLE”, PER L’USO DELLE STAMPANTI 3D A SCUOLA - LA NASA LO CONVOCA, ASSIEME AD ALTRI 79 ‘CERVELLI’, PER SVILUPPARE IDEE RIVOLUZIONARIE


     
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    ALBERTO RIZZOLI ALBERTO RIZZOLI

    Da “il Giornale”

     

    Conquistare la Silicon Valley a 19 anni con la forza delle idee quando si potrebbe conquistare l'Italia solo con la forza del cognome. È la storia, raccontata da Tgcom24, di Alberto Rizzoli, bisnipote di quell'Angelo che fondò un impero editoriale e cinematografico. Lui voleva dimostrare che in quel cognome c'è decisamente il seme del genio, e così a 19 anni ha lasciato l'Italia. Certo, si dirà che non a tutti è consentito avere i mezzi economici per farlo, ma Alberto ha mostrato di avere decisamente i numeri per meritare tanta fortuna.

    ALBERTO RIZZOLI ALBERTO RIZZOLI

     

    E in soli tre anni ha già inanellato una laurea in Economia con il massimo dei voti alla Cass Business School di Londra, e soprattutto una start up di successo, Kideville.com.

    Kideville.com ha reso possibile l'utilizzo delle stampanti 3D nel campo dell'insegnamento scolastico, fornendo ai docenti di 33 diverse scuole del Regno Unito software utili a spiegare e incoraggiare l'utilizzo di una tecnologia che cambierà il nostro futuro.

     

    arrigo, melania, angelo e alberto rizzoli arrigo, melania, angelo e alberto rizzoli

    «Le stampanti 3D - spiega Alberto - non rappresentano solo un macchinario per creare oggetti, bensì un vero e proprio network che democratizzerà il settore manufatturiero. In cinque secondi posso scaricare da un motore di ricerca un oggetto creato da un ragazzo in Vietnam, magari un paio di occhiali da sole, e inviarlo alla stampante. In un'ora si potrà indossare quel paio di occhiali a una frazione del costo degli originali. La qualità oggi è scadente ma migliora rapidamente: basti pensare che la resa della risoluzione raddoppia ogni 18 mesi».

    ALBERTO RIZZOLI ALBERTO RIZZOLI

     

    Così Rizzoli jr è stato chiamato, assieme ad altri 79 giovani menti superiori, alla Singularity University nel centro Nasa della Silicon Valley: la sfida dei top 80 è quella di sviluppare un'idea innovativa in grado di cambiare la vita a un miliardo di persone entro 10 anni.

    Impossibile non sospettare che un'opportunità del genere sarebbe stata negata a Rizzoli jr se egli fosse rimasto in Italia: «È un peccato che l'Italia sia rimasta indietro in quasi tutti gli ambiti tecnologici. Servono profondi cambiamenti al sistema educativo e micro-aziendale che permettano ai giovani di competere a livello mondiale. In questo momento siamo tra gli ultimi in Europa mentre il resto del mondo, anche il meno avanzato, sta raggiungendoci rapidamente». Non è un caso se Alberto, quando gli si chiede di dove sia, risponda: «Italiano? No, mi sento europeo».

    MELANIA E ANGELO RIZZOLI MELANIA E ANGELO RIZZOLI

    ALBERTO RIZZOLI E ALTRI RAGAZZI ALLA SINGULARITY UNIVERSITY ALBERTO RIZZOLI E ALTRI RAGAZZI ALLA SINGULARITY UNIVERSITY

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