CORONAVIRUS: 60 NUOVI CASI IN BELGIO
(ANSA) - Con 60 nuovi contagiati, sale a 169 il numero dei casi in Belgio, secondo i dati della Sanità pubblica del Paese. Le 60 infezioni sono emerse sulla base dell'esecuzione di 771 test. Dei nuovi casi, 40 sono nelle Fiandre, 15 in Vallonia, e 5 a Bruxelles. "La maggior parte dei pazienti positivi hanno viaggiato di recente, ma constatiamo sempre più infezioni locali. Il numero di casi non è raddoppiato - affermano le autorità - perciò è possibile che l'effetto ritorno di chi è andato in Italia del nord, termini".
1 - LA SPAGNA HA AVUTO DEI MORTI MOLTO PRIMA CHE DA NOI SCOPPIASSE IL CASO CODOGNO
strada vuota a san fiorano
Patrizia Floder Reitter per “la Verità”
In Spagna il coronavirus si è diffuso in 16 Regioni autonome su 17. Solo a Murcia non risultano ancora casi di contagio e i 365 colpiti da Covid-19 si trovano soprattutto a Madrid (137), Paesi Baschi (45) e Comunità valenciana (30). L' ultimo bollettino del ministero della Salute, come al solito molto sintetico, ieri riportava gli ultimi dati: 104 nuovi infettati in un solo giorno, più che quadruplicati rispetto a giovedì quando segnarono +24. I morti sono saliti a 6 (5 solo in questa settimana). Poi un lungo elenco di numeri e percentuali di malati degli altri Paesi, Italia in primis.
Per giorni lo sport preferito del governo spagnolo è stato definire gli italiani degli «untori», con poca originalità visto che rimane il passatempo preferito di tutti i nostri alleati Ue e di gran parte del mondo. I ministri ripetevano che i casi segnalati erano «importati» dal Nord Italia, mentre solo il 3 marzo è stato comunicato che la prima vittima per coronavirus in Spagna risaliva allo scorso 13 febbraio. Ci sono voluti 20 giorni per stabilire che il paziente di 69 anni, deceduto a Valencia per una polmonite di origine sconosciuta, era invece morto per il Covid-19.
uomo con la mascherina a barcellona
«Abbiamo dovuto aspettare l' esito dell' autopsia», ha spiegato alla stampa Ana Barcelò Chico, consigliera alla Sanità della Comunidad valenciana. In Italia, il primo decesso per coronavirus fu registrato il 21 febbraio in Veneto e subito era scattata l' emergenza contagio, in Spagna una settimana prima moriva un anziano rientrato da un viaggio in Nepal, dopo aver accusato problemi respiratori e nessuno pensò di fargli un tampone?
«Situazione sotto controllo», ripetevano dalla Moncloa, ma se essere tranquilli significa non verificare allora qualcuno non ha preso seriamente il rischio epidemia o pandemia.
allarme coronavirus a tenerife
L' Italia è isolata, blindata, nessuno vuole venire nei nostri hotel e nemmeno a comprare il Parmigiano, pensando che sia infetto, mentre gli altri Paesi come la Spagna prendono tempo per effettuare controlli? A Valencia nessuno è finito in quarantena, adesso il governo di Pedro Sánchez deve pensare a fermare quello che sta diventando un serio problema per le case di riposo presenti sul territorio. Un' emergenza di anziani colpiti dal coronavirus, senza avere avuto contatti con l' Italia.
A preoccupare, senza però ammetterlo, sono soprattutto le modalità d' intervento messe in atto in questi ultimi giorni nei confronti di due ultrasettantenni, morti dopo aver contagiato gli altri ospiti di due residenze per anziani di Madrid, una centralissima, l' altra alle porte della capitale. Fatalità, il virus che colpisce come da noi persone molto fragili e con patologie serie? Non solo questo, parrebbe, stando alla testimonianza della figlia della signora di 99 anni, seconda vittima in Spagna.
turisti asiatici con la mascherina all'aeroporto schiphol in olanda
Carolina, questo il suo nome, ha raccontato al País che aveva sollecitato il ricovero in ospedale della madre alloggiata in una struttura, La Paz, perché da alcuni giorni l' anziana accusava febbre persistente. Quarantott' ore dopo, dal reparto ospedaliero le comunicarono che era deceduta e solo nel certificato di morte compariva, «in caratteri minuscoli, che era per coronavirus».
La signora, angosciata, spiega che aveva potuto farle visita, abbracciarla, starle accanto senza precauzione alcuna, all' oscuro di tutto. Ora aspetta la conferma di essere stata contagiata, le hanno fatto il tampone, teme per la nipotina di 6 mesi.
uomo con la mascherina al carnevale di nizza
Nel centro per anziani La Paz sono 15 gli ospiti risultati positivi, un' altra settantina sta vivendo ore di apprensione assieme a parenti, operatori che sono stati per giorni vicino alla mamma di Carolina che tossiva e stava male, ma nessuno si insospettiva mentre da settimane l' emergenza Covid-19 era una realtà angosciante per l' Italia, un po' meno per il resto d' Europa.
Noi forse facciamo troppi tamponi, la Spagna preferiva fare a finta di nulla. Il decesso, giovedì pomeriggio, per Covid-19 di un settantaseienne ospitato in una struttura di Valdemoro, a una trentina di chilometri da Madrid, con test risultati positivi su 15 anziani (quattro dei quali sono in terapia intensiva), e la quinta morte ieri, di un signore di 87 anni a Saragozza, sempre in una casa di riposo, hanno finalmente messo in allarme il ministero della Salute. Venerdì è stata decisa la chiusura per un mese di 213 strutture per anziani della capitale. Senza tanto clamore, molto in sordina, per non preoccupare i cittadini spagnoli e accompagnando la notizia con le ultime news dai fronti caldi dell' Italia e della Cina. Per carità, che non si parli di vero allarme.
coronavirus tenerife
Accanto alla decisione di chiudere le strutture per ultrasettantenni, il ministero ha finalmente redatto un protocollo di misure da seguire, quali isolamento dei casi sospetti e confinamento degli anziani «in luoghi ben ventilati e possibilmente con bagno proprio». Nessuna procedura particolare riguardo all' igiene «si farà secondo le disposizioni dei singoli centri».
Sperando che altri vecchietti non si ammalino nella Spagna più brava e virtuosa, ci limitiamo a registrare il flusso continuo di turisti in arrivo alle Canarie, provenienti anche dall' Italia. Nessun controllo della febbre, nessuna mascherina.
Eppure i contagiati sono 13, undici dei quali italiani: 7 a Tenerife, 4 a Gran Canaria. Ma il business è business meno che per noi.
2 - GERMANIA E FRANCIA SI SCOPRONO INFETTE «ABBIAMO PIÙ FOCOLAI»
Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”
germania coronavirus
Il contagio si espande a macchia d' olio. Le nazioni coinvolte sono 95. Più di 100mila i casi accertati. In Europa, dopo l' Italia, gli Stati più colpiti sono Germania e Francia, rispettivamente con 670 e 613 infezioni. Ieri, durante il Consiglio Ue straordinario, il ministro tedesco della Salute, Jens Spahn, ha reso noto che il Paese è alle prese con più focolai e ha sottolineato che «la maggioranza dei casi non è importata dall' Italia, dalla Cina, dall' Iran o da altre nazioni. Quindi» ha aggiunto «possiamo paragonare la nostra situazione a quella dell' Italia e della Francia.
Il virus è arrivato in Europa, dobbiamo adottare tutte le misure per rallentarlo e contenerlo, ma» ha precisato «alla luce di ciò che sappiamo non ritengo opportuno applicare misure che limitino la libera circolazione».
germania coronavirus
Il ministro ha ribadito la necessità da parte degli Stati membri di collaborare tra loro. Lothar Wieler, direttore dell' ente responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive nel Paese (l' istituto Robert Koch), ha affermato che «vi è un aumento continuo dei contagi, e questo proseguirà anche nelle prossime settimane». Lo stesso istituto ha inserito l' Alto Adige nelle zone a rischio e Berlino - lo aveva già fatto per la Lombardia, l' Emilia-Romagna e la provincia di Padova - dopo una decina di casi di turisti tornati in patria col Covid-19 ha sconsigliato il Sudtirol come meta turistica, il che provocherà ulteriori danni all' economia locale e nazionale, dato che in Alto Adige - statistiche alla mano - un turista su due viene dalla Germania.
germania coronavirus
DECESSI OLTRALPE
«Questa classificazione è inaccettabile e fuorviante» è sbottato Filippo Maturi, deputato bolzanino della Lega. «L' Alto Adige è stato trattato al pari di regioni dove la situazione è ben più difficile». La Germania non ha ancora comunicato il decesso di persone con Coronavirus. In Francia, invece, il bilancio è salito a 9. «Siamo tutti impegnati dall' inizio di questa epidemia» ha detto il presidente Emmanuel Macron dall' Eliseo poco prima di riunirsi con una ventina di esperti tra medici, scienziati e responsabili di laboratori farmaceutici.
I principali focolai si trovano nel dipartimento dell' Oise (Alta Francia), nell' Alta Savoia e nel dipartimento del Morbihan (a Nord-Ovest, sull' Atlantico). Un deputato dei Repubblicani è ricoverato in rianimazione e un dipendente dell' assemblea nazionale è a casa in quarantena. La maratona di Parigi è stata spostata dal 5 aprile al 18 ottobre. Le scuole sono state chiuse soltanto nelle zone di maggior contagio, ma se il livello dell' emergenza dovesse passare da due a tre anche la Francia potrebbe prendere provvedimenti drastici. Al momento sono state confermate le elezioni amministrative, in calendario dal 15 al 22 marzo.
coronavirus francia
Negli Stati Uniti le autorità sanitarie hanno comunicato di essere in grado di sottoporre al tampone 400mila persone entro pochi giorni. Negli Usa le morti di persone positive al virus sono 14, la maggioranza nello Stato di Washington. Gli infetti sono 259. Il Congresso sta per stanziare 8,3 miliardi per affrontare l' emergenza. Nelson Micheal, direttore della ricerca sulle malattie infettive dell' esercito, ha affermato che gli sforzi per sviluppare un vaccino e un piano di trattamento efficace tale da eliminare il virus potrebbero non dare risultati sufficienti prima della «seconda ondata», che gli Usa prevedono per il prossimo inverno. La nazione in cui l' infezione cresce maggiormente è l' Iran (+1.234).
coronavirus francia 2
Il contagio ha raggiunto ufficialmente nuovi Paesi africani, il Togo e il Camerun (due episodi rilevati in un giorno). Primi casi di positività anche in Perù e in Slovacchia. A Phuket, in Thailandia, è stato vietato l' attracco a una nave da crociera con a bordo 173 italiani, tutti in salute. Lo studente milanese trattenuto in Bosnia per accertamenti è risultato negativo al tampone.