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    ALLENTA IL VIRUS, RICOMINCIANO GLI SBARCHI – GLI ARRIVI DALLA TUNISIA CON I BARCHINI CONTINUANO AD AUMENTARE, ALMENO PER ORA. NEI PROSSIMI MESI CI SARÀ UNA FRENATA DELLE RIMESSE DI SOLDI DEI MIGRANTI AI PARENTI PRONTI A RAGGIUNGERLI IN EUROPA – C’È IL RISCHIO DI UNA BOMBA SANITARIA? INTANTO SONO STATE PRESENTATE 80MILA DOMANDE PER LA REGOLARIZZAZIONE, MENTRE CALANO LE RICHIESTE DI ASILO...


     
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    Valentina Errante per “il Messaggero”

     

    i migranti arrivano a lampedusa nonostante il coronavirus 2 i migranti arrivano a lampedusa nonostante il coronavirus 2

    Sempre più numerosi gli arrivi dalla Tunisia e gli ingressi di piccoli gruppi di migranti. Il covid-2019, tranne un notevole rallentamento nel maggio scorso, non ferma gli sbarchi, almeno fino adesso.

     

    Perché nei prossimi mesi potrebbe invece esserci un netto calo, a causa di una frenata delle rimesse di denaro dei lavoratori ai parenti pronti a raggiungerli in Europa. Sono 6.995 gli ingressi registrati da gennaio al primo luglio, a fronte dei 2.784 dello scorso anno.

     

    MOBY ZAZA MIGRANTI IN QUARANTENA A PORTO EMPEDOCLE MOBY ZAZA MIGRANTI IN QUARANTENA A PORTO EMPEDOCLE

    Di questi, almeno 1.411 persone sono partite dalla Tunisia. Ma il dato più evidente riguarda gli arrivi di fortuna su piccoli barchini: solo 270 persone, sulle 1.693 arrivate nel mese di giugno, sarebbero sbarcate grazie all'intervento di navi delle ong.

     

    Ieri sono arrivati in 78 a Lampedusa, tutti tunisini e tutti distribuiti in gruppi di sette, massimo quindici persone. Diminuiscono invece, rispetto allo scorso anno le domande di asilo o protezione internazionale. Una conseguenza dei decreti Salvini che hanno ristretto la platea degli aventi diritto.

     

    L'ASILO

    luciana lamorgese luciana lamorgese

    Sono state quasi 11mila (10.972)le richieste di asilo presentate all'Italia dal primo gennaio al 12 giugno 2020. Nello stesso periodo dell'anno precedente erano state 48.927. Effetto appunto dei decreti Salvini, che hanno ridotto la platea degli aventi diritto. Dal 1 gennaio al 12 giugno sono state adottate 21.144 decisioni, di cui 2.268 riconoscimento dello stato di rifugiato (11 per cento), 1907 protezione sussidiaria (9 per cento), 135 protezione speciale (1 per cento e 16.384 dinieghi (79 per cento).

     

    I dati li ha diffusi la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, davanti alla commissione Schengen, rilevando come, nel periodo di maggiore difficoltà conseguente all'emergenza Covid, dal 13 marzo fino a 12 giugno, siano stati decisi 4.243 casi. Decisioni adottate da remoto.

     

    LE ROTTE

    agrigento, schiaffi e insulti ai migranti dal poliziotto 4 agrigento, schiaffi e insulti ai migranti dal poliziotto 4

    Per mare i migranti arrivano per la maggior parte dalla Tunisia, che sembra avere riaperto i porti. Ma non è escluso che presto riprendano a battere anche la rotta dei Balcani. La Grecia continua ad essere il primo Paese in Europa per numero di arrivi, già oltre quota 10mila, e quella via, tra il 2016 e il 2019 è stata attraversata da circa 160mila migranti per superare i paesi balcanici e raggiungere Austria, Germania, Italia. L'area è attraversata soprattutto da persone provenienti da Afghanistan, Pakistan, Siria, Iran e Iraq.

     

    I CONTAGI

    Intanto sono saliti a trenta complessivamente (in realtà un caso è dubbio ma viene trattato come positivo) i migranti, ospiti della «Moby Zazà», contagiati dal coronavirus. Al momento, sulla nave-quarantena, che staziona in rada a Porto Empedocle (Agrigento), ci sono complessivamente 207 persone delle 211 che erano state salvate dalla Sea Watch.

     

    nave quarantena migranti porto empedocle 2 nave quarantena migranti porto empedocle 2

    I profughi sono divisi su tre diversi ponti: i contagiati da Covid-19 si trovano nella stessa area: il ponte numero «7» che è, di fatto, la cosiddetta «zona rossa». Tutti gli altri migranti, che si trovavano sulla nave-quarantena, hanno terminato il loro periodo di sorveglianza sanitaria e hanno lasciato l'imbarcazione.

     

    Mentre un altro ex ospite della nave è ricoverato da una decina di giorni nel reparto Malattie infettive dell'ospedale «Sant' Elia» di Caltanissetta. Sono invece due i nuovi positivi ai tamponi fatti domenica a 152 ospiti dell'hub per migranti di via Mattei a Bologna. Entrambi sono asintomatici: salgono così a dieci gli ospiti della struttura che hanno attualmente l'infezione e a 27 le persone in isolamento.

    i migranti della sea watch 3 i migranti della sea watch 3

     

    A questi numeri si aggiungono cinque ulteriori tamponi già fatti a operatori, con risultato negativo, mentre nel pomeriggio di ieri sono stati eseguiti altri test, per un totale di 187. Complessivamente ne sono programmati 214. Intanto dopo una partenza lenta, stanno viaggiando ora a buon ritmo le domande di regolarizzazione. Dopo un mese hanno raggiunto quota 80.366: 69.721 già perfezionate e 10.645 in corso di lavorazione. A farla da padrone è finora il lavoro domestico, che raccoglie la stragrande maggioranza delle richieste .

     

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