• Dagospia

    IMPARA L'ARTOM E METTILO DA PARTE DEI 5 STELLE: ''SENZA GLI INVESTIMENTI, REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA CENTO AVRANNO EFFETTI MOLTO MENO RIVOLUZIONARI DI QUELLI ANNUNCIATI''. L'IMPRENDITORE AMICO DI CASALEGGIO CHIEDE A DI MAIO DI CONVOCARE GLI STATI GENERALI DELLO SVILUPPO ECONOMICO: ''RADUNI LE CINQUEMILA MEDIE IMPRESE ITALIANE, NUOVA OSSATURA INDUSTRIALE DEL PAESE''


     
    Guarda la fotogallery

    Federico Capurso per ''La Stampa''

     

    È un governo di «luci e ombre», quello che osserva pur «con ottimismo» Arturo Artom, imprenditore alla guida di Confapri e da sempre vicino al Movimento 5 stelle. «Adesso, però - prosegue Artom - è arrivato il momento di uscire dalla stagnazione».

     

    arturo artom, dimitri d'asburgo, daniela santanche, guido baratta e fidanzata, vincenzo novari arturo artom, dimitri d'asburgo, daniela santanche, guido baratta e fidanzata, vincenzo novari

    Qual è la chiave per dare una spinta alla crescita?

    «È fondamentale che Luigi Di Maio torni ad ascoltare le imprese sul territorio, come facevano i Cinque stelle nel 2012. Deve far ripartire il settore edilizio. E dica sì a nuovi progetti di grandi opere, se portati avanti ascoltando il territorio, con un’analisi attenta dei

    costi e dei benefici. Per questo vorrei lanciare un appello».

     

    Prego.

    «Di Maio convochi gli Stati generali del Lavoro, o meglio ancora, dello Sviluppo economico. A febbraio metta intorno a un tavolo le cinquemila medie imprese italiane, che hanno una crescita in doppia cifra ogni anno, innovano e sono la nuova ossatura industriale del Paese».

     

    Cosa chiedono le medie imprese al leader dei Cinque stelle?

    DI MAIO SALVINI DI MAIO SALVINI

    «Non soldi, sia chiaro, ma un’attenzione che dia fiducia. Perché sono loro ad avere la ricetta per risollevare l’economia italiana. Non ce l’abbiamo né io, né Di Maio».

     

    Ma su Tav e altre grandi opere il Movimento è sembrato essere il partito del No. Crede sia necessario un cambio di passo?

    «Finora ho visto equilibrio nelle scelte. I vecchi progetti erano faraonici, spesso pensati solo per spendere di più. Sul Tav, ad esempio, si dovrebbe dire di sì solo al tunnel di base e rivedere tutto il resto. Sono convinto, però, che se arrivassero nuovi progetti non avrebbero lo stesso atteggiamento avuto ai tempi dell’opposizione. Adesso sono algoverno e possono dettare loro le regole».

     

    I cantieri continuano ad essere bloccati. Come fa a ripartire il settore dell’edilizia?

    arturo artom saluta virginia raggi (1) arturo artom saluta virginia raggi (1)

     

    «Quello è senza dubbio il grande buco nero d’Italia che deve uscire dalla crisi. Qualche segnale c’è, a partire dal ponte di Genova. Speriamo vedano la luce il prima possibile le nuove regole del codice degli appalti. E che semplifichino le procedure, altrimenti la mancata ripresa inciderà in negativo anche sul reddito di cittadinanza».

     

    Cosa intende?

    «Il reddito di cittadinanza e quota 100 sono misure necessarie per innescare un circolo virtuoso nel mondo del lavoro. Senza una crescita importante dell’economia, però, rischiano di avere effetti molto meno rivoluzionari di quelli annunciati»

    notav torino 9 notav torino 9

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport