Estratto dell’articolo di Gianluca Modolo per www.repubblica.it
SPOSE CADAVERE IN CINA
Sessantasei mila yuan, poco più di 8.500 euro. Mica male per una sposa cadavere. Un business, quello dei matrimoni con i morti - o, meglio, tra fantasmi - ancora molto fiorente. Una pratica millenaria - che spesso si accompagna oggi a furti e omicidi - che ora la Cina vorrebbe eliminare una volta per tutte.
A scatenare le ultime proteste sono state le “nozze” di una ragazzina di sedici anni nella contea di Guanxian, provincia orientale dello Shandong. I resti della giovane, morta suicida dopo essersi buttata dal nono piano di un edificio in costruzione, sono stati venduti dai suoi genitori adottivi alla famiglia di un ragazzo - morto pure lui - con cui ora condivide la tomba.
SPOSE CADAVERE IN CINA
È stato il padre biologico della ragazza ad affermare ai media locali che la figlia si è tolta la vita dopo aver subito abusi da parte dei genitori adottivi. I quali, denuncia sempre l’uomo, per combinare le nozze fantasma hanno ricevuto in cambio i 66mila yuan. Transazione confermata dalle autorità che ora, per bocca del segretario locale del Partito, chiedono che tale usanza si fermi e promettono campagne di sensibilizzazione per sradicare queste pratiche tra gli abitanti dei villaggi.
Gli yinhun, così si chiamano questi matrimoni, funzionano così: la famiglia del morto cerca una sposa, morta pure lei, e i due vengono seppelliti insieme perché, credenza vuole, sia di buon auspicio e benessere per entrambe le casate. Finire sottoterra da soli, da scapoli, non sta bene e crea imbarazzo per le famiglie. Finché morte non vi separi. Anzi, in questo caso, vi riunisca.
SPOSE CADAVERE IN CINA
Nella Cina di oggi non sono pochi gli uomini infatti che, in vita, non riescono a trovare moglie. I matrimoni sono in picchiata da quasi dieci anni consecutivi ormai e le politiche del figlio unico del passato (dove si prediligeva il maschio) e gli aborti selettivi hanno prodotto uno squilibrio di genere pazzesco, soprattutto nelle campagne. […]
Due anni fa, sempre nella provincia dello Shandong, tre becchini vennero arrestati per aver rubato le ceneri di una ragazza e aver provato a venderle ad una famiglia che aveva appena perso un figlio. Sempre nel 2021, questa volta nel Gansu, un uomo è stato condannato a morte per aver ucciso due ragazze e aver cercato di vendere i loro corpi: per la prima vittima si era intascato 35mila yuan, arrestato poi mentre tentava di vendere il corpo della seconda.
SPOSE CADAVERE IN CINA
Tre anni fa, a Dezhou, le ceneri della 22enne Fang vennero vendute direttamente dalla famiglia di lei: Fang era stata uccisa a bastonate dalla suocera perché non era “stata in grado” di rimanere incinta. Andando ancora più indietro a spulciare le cronache ci si imbatte nel maxi furto per mano di un gruppo di tombaroli nel 2015 nella provincia dello Shanxi: rubarono i resti di 14 donne per poi rivenderli. […]
Per lo studioso il business è cresciuto negli ultimi anni: passando da 30mila yuan di un decennio fa a quasi 100mila di adesso. Un mercato, molto nero, di spose cadaveri.