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    I MOTOCICLISTI “FRACASSONI” CI HANNO ROTTO I COGLIONI – IN FRANCIA VOGLIONO SPERIMENTARE DEI “RADAR ANTI RUMORE” PER RIDURRE L’INQUINAMENTO ACUSTICO LUNGO LE STRADE - LE MULTE PER CHI FA TROPPO CASINO POSSONO ARRIVARE FINO A 135 EURO - IL RUMORE ECCESSIVO COSTA ALLA FRANCIA OGNI ANNO 147 MILIARDI DI EURO, CON IMPATTI CONCRETI SIA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO SIA DA QUELLO SANITARIO…


     
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    Andrea Barsanti per www.lastampa.it

     

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    Non la velocità eccessiva, ma i decibel: la Francia dichiara guerra ai motociclisti “fracassoni”, e lo fa con un radar che in caso di eccessivo rumore fa scattare la multa.

     

    La sperimentazione, unica al mondo, è partita a inizio gennaio, durerà due anni e verrà condotta in 7 Comuni: il ministro per la Transizione Ecologica, Barbara Pompili, ha partecipato all’inaugurazione del dispositivo installato sulla route dipartimentale di Saint-Lambert-des-Bois, un comune rurale dell’Yvelines, dipartimento della regione dell'Île-de-France. 

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    Le città interessate sono Parigi, Nizza, Tolosa, Bron (Rodano), Rueil-Malmaison (Hauts-de-Seine) e Villeneuve-le-Roi (Val-de-Marne), cui si aggiungono i Comuni dell’Haute Vallée de Chevreuse.

     

    Multe sino a 135 euro se si supera la soglia di decibel tollerati

    La speranza è che l’inquinamento acustico registrato in quest’area tanto amata dai motociclisti per curve e tornanti che si alternano a rettilinei in mezzo ai boschi possa calare con lo spauracchio delle multe. 

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    Il dispositivo è composto da una telecamera radar fissa, proprio come accade per alcuni autovelox, ed è programmato per far partire una multa nel caso in cui venga superata una determinata soglia di rumore. I motociclisti che non rispetteranno il limite si vedranno recapitare a casa una multa sino a 135 euro, ridotta a 90 euro in caso di pagamento entro 15 giorni. 

     

    Il livello sonoro al di sopra del quale potrà essere staccata la multa sarà fissato ufficialmente con un provvedimento di modifica al Codice della Strada al termine della prima fase della sperimentazione, nel frattempo la soglia fissata è di 90 decibel, anche se è prevista una deroga per alcuni tipi di veicoli, in particolare per quelli più vecchi o per i veicoli agricoli.

     

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    Le prime multe dovrebbero iniziare ad arrivare nella seconda metà del 2022, dopo che le autorità avranno accertato che il dispositivo è effettivamente affidabile e in grado di captare i suoni dei singoli veicoli su una strada anche quando molto trafficata. L’obiettivo è disincentivare i motociclisti a inquinare acusticamente la zona, disturbando i residenti, e supportare le forze dell’ordine nel pattugliamento delle strade. 

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    Sebbene esistano già normative sul livello massimo di rumorosità dei veicoli nuovi immessi sul mercato, a oggi infatti solo i controlli consentono di verificare la conformità dei veicoli a tali normative. I radar sonori dovrebbero aiutare a semplificare i controlli e a migliorarne l'efficacia, spiega il ministero, e “a multare i comportamenti volti ad aumentare artificialmente il rumore generato”.

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     In Francia l’inquinamento acustico costa 147 miliardi l’anno

     

    Secondo quanto riportato dal ministero, il rumore eccessivo costa alla Francia ogni anno 147 miliardi di euro, con impatti concreti sia dal punto di vista economico sia da quello sanitario. Nell’are dell’Ile de France, densamente popolata e trafficata, Bruitparif (organizzazione ambientale che monitora i livello di inquinamento acustico nell'agglomerato di Parigi) stima che proprio il rumore quasi la perdita di quasi 11 mesi di aspettativa di vita in buona salute.

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    “Una parte dell'inquinamento acustico potrebbe essere limitato o addirittura evitato, in particolare per quanto riguarda il rumore causato dal trasporto su strada - spiega il ministro - Pertanto, le sanzioni per l'inquinamento acustico dovuto alla guida con il motore a regimi manifestamente eccessivi o ai veicoli "manomessi" è una richiesta costante da parte dei residenti che vivono vicino a strade molto trafficate e agglomerati urbani, spesso vittime di inquinamento acustico che può avere un impatto a lungo termine sulla salute, in particolare sul fronte dei disturbi del sonno”.

     

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    “Parte la sperimentazione dei radar sonori in 7 distretti - ha annunciato lo scorso 4 gennaio la deputata di La République en Marche! Laurianne Rossi, che ha guidato il progetto - È la concretizzazione di una lunga battaglia parlamentare contro l'inquinamento acustico. Continua il lavoro contro tutte le fonti di rumore che avvelenano la vita quotidiana dei francesi”.

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