Mattia Feltri per "la Stampa"
BEPPE GRILLO
Che il furore inquisitorio e penitenziario dei cinque stelle, fatto di spazzacorrotti e aumento di pene come panacea sociale, piombi sulla testa di Beppe Grillo, coi suoi ridicolissimi inciuci ribattezzati traffici d'influenza, mi fa sorridere ma con amarezza. In fondo i grillini sono solo vittime delle loro superstizioni, ma diffuse per decenni con inchiostro di fiamma da tutti noi. La favola dell'Italia terra di delinquenti è uno degli abbagli più mirabolanti degli ultimi otto secoli, e nemmeno a dare testate contro il muro dei numeri ci si riaccende il cervello. Tutti i reati sono in calo da decenni.
MANETTE
Sugli omicidi ce la battiamo ogni anno con Lussemburgo su chi ne commette di meno in Europa. Sulle rapine siamo sotto la media continentale. I nostri criminali eccellono soltanto nel furto di automobili, a parte la suggestione per corrotti e concussori, misurabile con classifiche basate non sui numeri ma sulla percezione. Capirai. Ma, per esempio, gli ultimi dati sulle truffe europee ci collocano fra i più onesti: i tedeschi truffano più di noi, i francesi truffano per il triplo.
tribunale
Eppure non c'è partito che non si riprometta - fino al parossismo grillesco - di redimerci buttando la chiave. Ricordate che in Italia soltanto quattro processi su dieci arrivano a dibattimento, e di questi soltanto il 43 per cento si chiude con la condanna: il 30 per cento con l'assoluzione, il resto con archiviazioni. Dunque, di cento indagati, se ne condanneranno meno di venti. In compenso - in quello ci battono in pochi - abbiamo le galere piene di gente in attesa di giudizio. Ma quando la pianteremo di fare traffico di demenze?
BEPPE GRILLO E IL CERVELLO COME MASCHERINA CON CUI INVITAVA A FILTRARE L'INFORMAZIONE