• Dagospia

    MACRON PIANGE MA LE PEN HA POCO DA RIDERE – IN FRANCIA, I RISULTATI DEL PRIMO TURNO DELLE AMMINISTRATIVE PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI REGIONALI HA SORPRESO TUTTI: IN TESTA IL PARTITO DI DESTRA DEI RÉPUBLICAINS CON IL 30%, SECONDO IL RASSEMBLEMENT NATIONAL DI MARINE LE PEN CON IL 17% E SOLO QUINTO EN MARCHE DI MACRON, CON L’11% A LIVELLO NAZIONALE – L’UNICO DATO PREVISTO DA TUTTI E’ STATO QUELLO DELL’ASTENSIONE, CHE E’ ARRIVATO A LIVELLI RECORD (67%)…


     
    Guarda la fotogallery

    elezioni regionali francia 1 elezioni regionali francia 1

    Francesca Pierantozzi per "il Gazzettino"

     

    L' onda nera non ha sommerso la Costa Azzurra e la Provenza. Il primo turno delle amministrative per il rinnovo dei consigli regionali, ultimo test elettorale prima delle presidenziali, tra meno di un anno, ha sconfessato i pronostici e accenna una ricomposizione del paesaggio politico tradizionale che il terremoto Macron sembrava aver devastato per sempre.

     

    Unico dato previsto da tutti: l' astensione. Ha superato qualsiasi record, intorno al 67 per cento, due francesi su tre hanno scelto di non andare alle urne.

     

    elezioni regionali francia 2 elezioni regionali francia 2

    «Un dato preoccupante» ha detto il ministro dell' interno Darmanin. Con poco meno del 30 per cento a livello nazionale il partito dei Républicains arriva in testa, recupera fiato e fiducia dopo essere stato ripetutamente dato per finito, fagocitato dalla politica presidenziale.

     

    RESISTONO I SOCIALISTI

    I socialisti resistono, con circa il 17 per cento. Solo quinto, dopo i Verdi, En Marche di Macron. Alla destra estrema, il Rassemblement National di Marine le Pen, è secondo partito con circa il 19 per cento al livello nazionale, decisamente meno dei pronostici.

     

    elezioni regionali francia 3 elezioni regionali francia 3

    Il partito non sbarca a Sud, come annunciavano tutti i sondaggi: il candidato di estrema destra nella regione Provenza-Costa Azzurra Thierry Mariani arriva ex aequo con il candidato dei Républicains Renaud Muselier (entrambi sono intorno al 34 per cento).

     

    Al ballottaggio di domenica prossima, Muselier potrà contare su un serbatoio di voti che non avrà il suo sfidante: i socialisti, hanno fatto sapere subito che tra una settimana voteranno per la destra per fare diga al Fronte di Le Pen. Mariani, dato largamente in testa da tutti i pronostici, ha annullato ieri la conferenza stampa prevista alla chiusura delle urne, alle 20.

    elezioni regionali francia 4 elezioni regionali francia 4

     

    BERTRAND ALL' ATTACCO

    Non ha invece aspettato nemmeno tre minuti per parlare Xavier Bertrand, ex ministro di Sarkozy, uscito dai Républicains ma già auto-candidato alle presidenziali. Forte del suo 42,5 per cento ottenuto nella regione Hauts de France Bertrand ha lanciato subito una parola d' ordine, presentandosi come il rappresentante dei conservatori rispettabili che non scendono a patti con l' estrema destra: «non si tratta per i ballottaggi, ognuno è ora di fronte alle proprie responsabilità, il Rassemblement National è il mio unico nemico».

     

    JORDAN BARDELLA MARINE LE PEN JORDAN BARDELLA MARINE LE PEN

    Male all' estrema destra anche il pupillo di Le Pen, il 25 enne Jordan Bardella, che in Ile de France ottiene meno del 14 per cento, facendo perdere al suo partito circa 4 punti rispetto a sei anni fa. Marine Le Pen ha sdrammatizzato il risultato deludente per il suo partito, e ha soprattutto messo l' accento sulla «torrenziale astensione» che dimostra «la sfiducia dei francesi». Nella Regione di Parigi arriva in testa come previsto Valérie Pecresse, candidata della destra.

     

    EN MARCHE SOLO QUINTO

    Anche se annunciato, lo scarso risultato ottenuto da En marche, il partito di Macron conferma che i quattro anni al governo non sono serviti a conquistare il territorio. La République en marche totalizza intorno all' 11 per cento dei consensi a livello nazionale, quinto partito, dietro anche ai Verdi di Europe Ecologie, che superano il 12 per cento.

     

    elezioni regionali francia 5 elezioni regionali francia 5

    La sconfitta è particolarmente bruciante in Hauts de France, dove la lista guidata dal ministro per le Pensioni Laurent Pietraszewski, non ha superato la soglia del 10 per cento, necessaria per poter accedere al secondo turno. Sulla lista figuravano i nomi di altri cinque membri del governo, tra cui il ministro dell' Interno Darmanin e quello della Giustizia Dupont Moretti. Deludente anche il risultato della France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, il quale ieri ha chiesto una commissione d' inchiesta sul voto e ha annunciato «una proposta di legge che introduca una soglia minima di partecipazione e il riconoscimento delle schede bianche per convalidare un' elezione».

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport