• Dagospia

    PANICO TRA I PIPPAROLI: IN GERMANIA STANNO PER BLOCCARE UNO DEI PIU' GRANDI SITI WEB PORNO AL MONDO - IL PORTALE E' ACCUSATO DI NON AVER INTRODOTTO I CONTROLLI PER VERIFICARE L'ETA' DEGLI UTENTI - LA QUESTIONE E' DISCUSSA IN MOLTI PAESI, MA I TEDESCHI SI SONO SPINTI AVANTI: VISTO CHE IL SITO HA DISATTESO L'ORDINE, CHIEDERANNO AI PROVIDER DI OSCURARLO - IL TEMA E' CONTROVERSO: NON TIENE CONTO, PER ESEMPIO, DEL MATERIALE CHE CIRCOLA SUI SOCIAL...


     
    Guarda la fotogallery

    Dagotraduzione da Wired

     

    Bambini e porno Bambini e porno

    Le autorità tedesche per la protezione dei minori stanno per bloccare uno dei più grandi siti web pornografici al mondo. Motivo: la mancata introduzione da parte del portale di adeguati controlli per verificare l’età degli utenti e impedire l’accesso ai minori di 18 anni.

     

    L’ordine potrebbe essere emesso nelle prossime settimane dalla Commissione per la protezione dei minori e riguarda il sito web xHamster: è l’ultima spiaggia dopo una campagna durata due anni da parte dell’autorità per la regolamentazione tedesca.

     

    In tutto il mondo i legislatori stanno cercando di introdurre misure per impedire ai bambini di accedere a materiale per adulti online. Ma la mossa della Germania è una delle più radicali finora adottate, e i critici l’hanno paragonata alla censura.

     

    Bambini e porno 4 Bambini e porno 4

    I funzionari tedeschi si stanno battendo in realtà con quattro importanti siti web di pornografia, che secondo i rapporti dovrebbero essere, oltre a XHamster, YouPorn, Pornhub e MyDirtyHobby, tutti di proprietà di MindGeek. Hanno cercato di costringerli a introdurre controlli per la verifica dell’età, per esempio costringendo gli utenti a caricare un documento di identità. Ma le richieste si sono trasformate in una rissa legale, e tre casi sono in attesa di udienza presso uno dei tribunali amministrativi di Düsseldorf.

     

    XHamster XHamster

    Il caso che è andato più avanti è proprio quello relativo a xHamster. A fine giugno l’autorità ha chiesto alla società che ospita xHamster di rendere non disponibile il sito web. «Abbiamo un ordine di blocco per il provider di hosting, che ha sede nei Paesi Bassi. Se il provider host non si adegua, faremo l'ultimo passo». L'ordine è scaduto all'inizio di questa settimana. «L'ultimo passo è intraprendere un’azione per ordinare il blocco al fornitore di accesso tedesco», cioè chiedere ai maggiori fornitori di servizi web tedeschi, tra cui Vodafone, Deutsche Telekom, O2 e 1&1, di bloccare il sito.

     

    È probabile che le società web tedesche contesteranno l’ordine, innescando una battaglia legale che si potrebbe trascinare negli anni a venire.

     

    Introdurre controlli sull’età sui siti per adulti non è un argomento nuovo, ma si è dimostrato controverso. Nel 2017, il Regno Unito ha approvato il Digital Economy Act, che chiedeva ai siti Web per adulti di introdurre la tecnologia di verifica dell'età per tutti i visitatori del Regno Unito. Ma la legge, che è stata soprannominata il blocco del porno, è stata ritardata più volte prima di crollare del tutto nell'ottobre 2019.

     

    Bambini e porno 3 Bambini e porno 3

    Ma la questione è più complessa di quanti sembri. Le proposte di legge si concentrano soltanto sui siti web, ma il materiale pornografico circola anche sui social. Il professor Neil Thurman, dell’Università di Monaco, che ha intervistato 1000 giovani inglesi tra i 16 e i 17 anni, ha scoperto che il 63% di loro aveva visto porno sui social media, e solo il 47% aveva visitato siti web.

     

    Inoltre il semplice utillizzo di una VPN consente di aggirare i blocchi nazionali: vivendo in Germania sarebbe sufficiente impostare la propria posizione in un altro paese, fuori dalle restrizioni, per tornare ad avere acceso ai siti web proibiti.

     

    Bambini e porno 2 Bambini e porno 2

    In Germania ad oggi un solo importante sito porno internazionale ha introdotto controlli di verifica dell’età: il sito FanCentro. Nicholas Hörger, chief sales officer di FanCentro: «Oltre alla potenziale perdita di consumatori adulti, una piattaforma deve pagare per ogni tentativo di verifica, che può diventare costoso, a seconda del modello di business e della piattaforma». Inoltre c’è una potenziale perdita di utenti: «C'è una percentuale di adulti che ancora non si sente a proprio agio nel caricare il proprio ID su un sito per adulti», afferma Hörger. «Il controllo di verifica dell'età di FanCentro avviene dopo aver inserito una carta di credito o i dettagli bancari, quindi sappiamo che non è un problema di età, ma piuttosto di preoccupazioni sulla privacy. È possibile che questo cambierà nel tempo».

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport