Estratto dell'articolo di Michela A.G. Iaccarino per "Il Fatto quotidiano"

ANDREY KOSTIN

Troppi certificati falsi per non indossare la divisa, troppi abusi per evitare il reclutamento. E dopo una riunione del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale presieduta dal presidente Volodymyr Zelensky, il procuratore generale ucraino Andriy Kostin si è dimesso.

Rimane grato al capo di Stato, ma “in questa situazione, ritengo sia giusto da parte mia dimettermi dall'incarico di procuratore generale” ha detto l’ormai ex procuratore entrato in carica a luglio 2022 per sostituire Iryna Venediktova. Non gli era rimasta comunque molta scelta: lo stesso presidente ha scritto sui social qualche ora prima del suo definitivo allontanamento che “il procuratore generale deve assumersi la responsabilità politica della situazione”.

il ministro della giustizia ucarinao denys malijuska, carlo nordio e il procuratore generale ucraino, andriy kostin

A svelare lo schema corruttivo dei renitenti è stato l’Sbu (servizi segreti ucraini): il capo degli 007 ucraini Vasyl Maliuk ha detto ieri che oltre quattromila certificati ottenuti da falsi invalidi (che hanno corrotto le commissioni durante le visite mediche in questo 2024) sono stati vagliati e annullati. Tra i funzionari nove i condannati mentre in 64 sono stati accusati.

È accaduto nelle regioni di Rivne, Mykolaiv, Khmelnytskyi, Kharkiv; l’abuso dei rilasci riguarda “vari enti statali”, ha asserito l’Sbu. Lo scandalo ha portato sul tavolo della riunione del Consiglio di sicurezza la “situazione immorale” della falsa documentazione concessa a chi non ne aveva diritto e fatto emergere alla luce “molti abusi vergognosi” anche per ottenere altri tipi di permessi, benefici, pensioni: i trasgressori verranno ritenuti “personalmente responsabili”.

andriy kostin 1

Le indagini sui falsi invalidi sono partite per frenare la corruzione, chiudere le falle del sistema che permetteva ad alcuni di evitare il servizio militare o rinviare la leva. Circa 2.400 funzionari sono ora nel mirino delle autorità per verifiche e controlli.

[...] Costretto alle dimissioni ieri, per sospetta corruzione relativa alla compravendita di immobili per i parenti, anche il vicesindaco di Kiev Volodymyr Prokopiv.

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