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    UOMINI O PRIMATI NON CONTA: LA VENDETTA E' UN LINGUAGGIO UNIVERSALE - IN INDIA SONO STATE FINALMENTE CATTURATE LE DUE SCIMMIE CHE NEL GIRO DI TRE MESI HANNO UCCISO 250 CANI - SECONDO GLI ABITANTI DEL VILLAGGIO, LE VIOLENZE SONO INIZIATE QUANDO DUE RANDAGI HANNO AMMAZZATO IL CUCCIOLO DI UNA SCIMMIA - DA ALLORA LA COPPIA DI PRIMATI S'E' MESSA A RAPIRE CAGNOLINI, TUTTI DI POCHI MESI, E, DOPO AVERLI PORTATI IN CIMA AD UN ALBERO O SUL TETTO DI UN PALAZZO... - VIDEO


     
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    Giordano Tedoldi per "Libero quotidiano"

     

    Scimmie in India Scimmie in India

    Nel 2017 un articolo di un gruppo di ricercatori, tra i quali tre italiani, pubblicato dalla Royal Society (la più antica associazione scientifica al mondo, fondata nel 1660), sosteneva che alcune scimmie memorizzano certi comportamenti dei membri del branco e, se aggredite, si vendicano. Gli autori dello studio saranno felici di vedere corroborata la loro tesi da quanto è accaduto in India, nel distretto di Beed, e precisamente nel villaggio di Lavool.

     

    Tutto ha avuto inizio con l'uccisione di un cucciolo di scimmia da parte di un branco di cani randagi. Un fatto tutt'altro che infrequente nel regno animale. Ma ciò che si è scatenato a partire da quell'evento è a dir poco impressionante. A un certo momento gli abitanti del villaggio hanno cominciato a vedere due scimmie, sempre le stesse, dare letteralmente la caccia a tutti i cuccioli di cani randagi che trovavano.

     

    Cane insegue scimmia Cane insegue scimmia

    Una volta catturati, i cuccioli venivano portati sopra i tetti delle case, oppure sulle cime degli alberi o in altri punti elevati, e lasciati lì, dove alcuni sono morti di inedia, altri si sono sfracellati al suolo. A un certo punto lo spettacolo era diventato così atroce che alcuni abitanti del villaggio hanno provato a liberare i cuccioli dalle grinfie delle scimmie, ma sono stati attaccati a loro volta e, anche se non sono stati morsi, si sono feriti durante la fuga.

     

    Gli abitanti hanno cominciato a temere che le scimmie potessero ulteriormente estendere la loro vendetta e attaccare perfino i loro bambini, così hanno rinunciato a contrastare le due scimmie. Nel giro di tre mesi le scimmie avrebbero direttamente o indirettamente ucciso circa 250 cuccioli di randagi. Il genocidio, o per meglio dire lo specicidio, ha avuto termine soltanto questa domenica, quando una squadra del dipartimento forestale di Nagpur ha intrappolato e catturato le due scimmie killer, liberandole dalle gabbie nel loro habitat naturale, una foresta nei pressi di Nagpur per l'appunto.

     

    Scimmia con in braccio un cane Scimmia con in braccio un cane

    TESTIMONI DIRETTI Anche coloro che non credono che le scimmie abbiano agito per consumare una vera e propria vendetta e sono scettici circa la veridicità dell'evento scatenante, l'asserita l'uccisione di un cucciolo di scimmia da parte di un branco di randagi, ammettono di aver visto con i loro occhi i cagnolini cadere dai luoghi elevati in cui le scimmie li avevano trascinati.

     

    Tuttavia, secondo loro, le scimmie avrebbero voluto «prendersi cura» dei cagnolini, i quali impauriti sono morti cercando di scappare, cadendo giù dai tetti o dagli alberi. Una versione ancora meno probabile di quella della vendetta di specie (perché mai, improvvisamente, le scimmie avrebbero mostrato tanta micidiale tenerezza verso i cuccioli?), che invece è sostenuta con forza dagli abitanti di Lavool che, del resto, sono i testimoni diretti di quanto è accaduto.

     

    the war. il pianeta delle scimmie 1 the war. il pianeta delle scimmie 1

    Ora che la mattanza dei cuccioli è finita, saranno gli etologi a dover chiarire tutti gli aspetti di questa storia. A noi, che non siamo scienziati, molto semplicemente viene da pensare che le scimmie sono primati, esattamente come l'uomo, il quale con la vendetta ha grande dimestichezza, quando si abbandona alle passioni più cieche, e di certo non reagisce pacificamente se viene toccata la propria prole, come sa chiunque abbia osato criticare un bambino in presenza dei genitori.

     

    EQUILIBRIO PRECARIO Non ci stupisce affatto dunque che i macachi, come sostiene lo studio pubblicato dalla Royal Society, o altri esemplari di scimmie possano "segnarsi" un torto e mettere in atto una spietata vendetta. Può risultare sconcertante, per noi umani, vedere una specie animale vendicarsi su un'altra, perché siamo inclini a consumare vendette all'interno della nostra specie, e non interspecifiche.

     

    the war. il pianeta delle scimmie the war. il pianeta delle scimmie

    Ma chi può dire se dietro l'avversione umana verso molte specie - insetti, rettili, ma anche mammiferi che a volte vengono esposti come trofei -, o se le nostre stesse abitudini alimentari non abbiano, in origine, come lontanissimo, primitivo movente, una qualche vendetta per l'uccisione di un avo di homo sapiens?

     

    Ora nel villaggio di Lavool, grazie all'intervento per quanto tardivo della forestale, è tornato l'equilibrio tra le specie. Ma quello che è avvenuto ci ricorda che questo equilibrio è assai precario, e che forse è ancor più pericolante a causa dei mutamenti climatici ed ecologici. L'uomo non è certo una creatura bonaria, ma a quanto pare anche altri inquilini del nostro pianeta seguono le sue pessime abitudini. 

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