Da www.ansa.it
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Prima molestata dal padre, poi data in sposa a 13 anni ad un quarentenne e per due interminabili anni venduta a centinaia di clienti. La scioccante storia, l'ennesima, in India è approdata sui titoli di testa dei media. Riaprendo tutti gli interrogativi e l'indignazione sulla piaga della violenza sessuale nel Paese.
"È il caso di stupro più tragico della nostra storia. Quella ragazza è stata torturata ogni giorno", ha detto Yogita Bhayana, attivista dei diritti delle donne, che ha chiesto a gran voce l'incriminazione dei poliziotti ai quali la ragazza aveva chiesto aiuto, che non hanno registrato la sua denuncia contro gli aguzzini.
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La giovane, di cui non viene rivelata l'identità, fuggita dalla casa del marito, si era rifugiata nell'autostazione di Beed, una cittadina nello stato di Mumbai. Nel caos di quel luogo di passaggio viveva mendicando, sotto le pensiline dove è facile scomparire, come un qualsiasi bagaglio dimenticato. E lì tre uomini l'hanno stuprata, imprigionata e costretta a prostituirsi per quasi due anni.
La salvezza è arrivata con l'incontro con un angelo custode, una assistente sociale del Comitato per la protezione dei minori. Oggi la ragazza è al sicuro, in una casa protetta, mentre otto uomini sono finiti in carcere.