PROFESSORE DI MATEMATICA 2
Estratto dell'articolo di Corrado Zunino per “la Repubblica”
[…] in Italia mancano gli insegnanti di Matematica (e di Fisica, Chimica, Informatica) e il reclutamento degli insegnanti non funziona: «Ripartiamo dalla motivazione e dall’attitudine di chi vuole fare questo lavoro», dice il preside Ludovico Arte.
È così. L’Italia, nel suo affastellamento di percorsi formativi per costruire un insegnante — Ssis, Tfa, Fit, crediti in surplus —, è riuscita a diventare un Paese ostile alle matematiche. […] I numeri sono evidenti, e da emergenza. La percentuale di giovani tra i 16 e i 19 anni con competenze digitali base o superiori è il 64 per cento del totale. Un buon numero? Siamo penultimi in Europa, davanti a Romania e Bulgaria. E siamo penultimi nelle competenze digitali sulla “soluzione dei problemi”. La questione si riversa […] sulla preparazione dei futuri insegnanti: all’ultimo concorso per docenti Stem (le discipline dure della scienza) il 90 per cento dei candidati non ha superato lo scritto.
PROFESSORE DI MATEMATICA 1
«Da vent’anni non esiste un percorso di formazione di scuola secondaria e questo determina l’abbassamento del livello dell’insegnamento matematico», dice la professoressa Melloni. «Dobbiamo occuparci del reclutamento, oggi fumoso, valorizzare i docenti in servizio e il loro salario. È una catena, e si è spezzata da vent’anni. […] Tra gli studenti è rimasta intatta la voglia di insegnare, ma sono spaventati dalle prospettive. Oggi un laureato in Fisica e Matematica, […] dovrebbe conoscere una specializzazione parallela sulla Didattica delle discipline: cosa significa insegnare quel contenuto. E poi, una volta in cattedra, scegliere un metodo.[…]».
matematica
L’ex ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, spiega che oggi al corso di laurea in Matematica un diplomato preferisce percorsi affini con inclinazioni digitali o ambientali e applicazioni visibili: […]«con una generazione dal sapere più veloce e superficiale la Matematica è vissuta come un mondo duro e invasivo del privato. Non sono tempi in cui l’impegno è al primo posto nei pensieri dei ragazzi».