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    VILE MASCHIO, MA COME MANGI? - IN LIBRERIA LA PRIMA GRANDE RACCOLTA DI MENÙ STUDIATI APPOSTA PER GLI UOMINI CHE, A TAVOLA, COMMETTONO QUATTRO GRANDI ERRORI: MANGIANO PIÙ SPESSO AL RISTORANTE, AMANO (TROPPO) LA CARNE ROSSA, DIFFIDANO DEI CEREALI INTEGRALI E TRALASCIANO LA…


     
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    Isabella Fantigrossi per il “Corriere della Sera”

     

    LUCILLA TITTA - LA DIETA DEL MASCHIO LUCILLA TITTA - LA DIETA DEL MASCHIO

    Quello che i maschi non dicono è che anche loro, tradizionalmente confinati fuori dalla cucina, amano sempre di più stare ai fornelli. Mangiare bene. E informarsi su ciò che arriva nel piatto. Insomma, gli uomini si dividono in due grandi categorie (è una semplificazione, certo, ma utile a capire la tendenza).

     

    «A parte quelli che ancora se ne fregano totalmente della cucina, e allora mangiano malissimo - spiega Lucilla Titta, biologa, nutrizionista e coordinatrice del progetto Smartfood allo Ieo di Milano (l'Istituto europeo di oncologia) -, ci sono molti uomini diventati grandi gastronomi, che mangiano bene ma troppo».

     

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    Morale: «I maschi, a differenza delle donne, sono ancora molto diffidenti nei confronti del cibo come strumento a nostra disposizione per vivere meglio». Tendono, per esempio, a compiere quattro grandi errori a tavola. Preferiscono mangiare più spesso, e appena possibile, al ristorante. Amano particolarmente la carne rossa e i salumi, tralasciando altri tipi di proteine più salutari. Hanno ancora un grande, ingiustificato, pregiudizio riguardo i cereali integrali. E tralasciano senza troppi sensi di colpa frutta e verdura. Peccato.

     

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    «Anche perché ci sono alimenti più adatti di altri capaci di prevenire con poco sforzo alcune malattie tipiche del genere maschile, come obesità, fegato grasso, malattie cardiovascolari o iperglicemia». Ed ecco allora che è nata la prima grande raccolta di menu pensati appositamente per gli uomini, «La dieta del maschio» (Rizzoli, in libreria dal 17 aprile).

     

    Strategia per accalappiare lettori, penseranno i più smaliziati. La nutrizionista, però, non ha dubbi: «Ho passato anni a ricevere nel mio studio solo donne che si presentavano con la richiesta di raggiungere, o ritrovare, il tanto decantato peso forma. Ma qualcosa è cambiato: sempre più spesso compaiono nella mia agenda nomi di uomini».

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    Che non vogliono dimagrire ma, semplicemente, imparare a mangiare bene tenendo ben presente due importanti variabili: il tipo di lavoro che si fa, che molto influenza il regime alimentare da seguire, e i fattori di rischio.

    Un menu per ogni uomo, insomma.

     

    Per esempio, i manager o i liberi professionisti un po' stressati e sempre fuori casa cosa possono mangiare durante la giornata? Meglio partire con una colazione molto sana (caffè, muesli con latte e un frutto) e poi a pranzo al bar, magari dopo la palestra, un panino con salmone e avocado, mix di noci e uvetta e una centrifuga. A cena al ristorante insalata di puntarelle e spaghetti alle vongole. E la domenica sera dopo il pranzo (abbondante) a casa della suocera? Minestrone di verdura alla genovese con crostini di segale. Chi lavora anche di notte come medici o ferrovieri, per lo più sedentari e magari sovrappeso?

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    Dopo la cena a casa, portatevi al lavoro noci, arachidi, albicocche secche e qualche frutto come banane o mandarini. E a colazione ristoratevi con yogurt greco, frutti di bosco e biscotti al cioccolato. Gli «smartworker», invece, i nuovi lavoratori da casa, con accesso illimitato al frigorifero, dovrebbero cominciare la giornata con una colazione molto leggera, evitare bevande dolci e limitarsi alla sola (tanta) acqua.

     

    Le regole generali, poi. Lasciate perdere porzioni o grammature, indicazioni rigide o privazioni insostenibili da dieta restrittiva. Meglio affidarsi al buon senso: non privatevi di un piatto di pasta ma nemmeno esagerate con le dosi. Se si fuma - perché sono ancora più gli uomini ad amare particolarmente le sigarette rispetto alle donne - consumate molti cibi ricchi di vitamina C come peperoni crudi, scorza di limone e peperoncino fresco.

     

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    Se si ama il pane - «è in genere cibo irrinunciabile sulla tavola degli uomini» - consideratelo una vera e propria fonte di carboidrati e non aggiungete pasta o patate. L' amatissima carne rossa? Ottima perché fornisce proteine complete di tutti gli amminoacidi e un quantitativo di ferro elevato e biodisponibile. Quindi, non eliminatela.

     

    Piuttosto non superate la dose soglia di 500 grammi alla settimana. E i condimenti, tanto apprezzati perché in grado di insaporire anche il cibo più neutro? «Per l' uomo che vuole mettersi ai fornelli - raccomanda Titta - optate per gratinatura con frutta secca, pane integrale ed erbe aromatiche». Oppure pomodorini e olive per accompagnare il pesce al forno.

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    O ancora scorza di limone, maionese senza uova (da preparare con latte di soia, olio extravergine, olio di semi di mais, aceto di mele e curcuma) o sugo ai broccoli e peperoncino. E se non si riesce a rinunciare ai due (al massimo) bicchieri di vino al giorno? Non bevete mai prima di cominciare a mangiare.

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