Paolo Ferrario per https://www.avvenire.it
bullismo a scuola
«Sei grassa». Da qualche tempo per una dodicenne di una scuola media di Augusta (Siracusa), andare a scuola era diventato un inferno. Le prese in giro, da parte di un compagno di classe, erano all'ordine del giorno finché la situazione non è degenerata e dalle parole offensive il bullo è passato alle mani. La ragazzina è stata colpita ripetutamente da pugni in faccia ed è dovuta ricorrere alle cure del Pronto soccorso. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi, in classe, davanti agli altri compagni e all'insegnante di sostegno, che ha subito chiamato la mamma dell'alunna aggredita. La famiglia della ragazzina ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno informato l'autorità giudiziaria.
«UN CASO AL GIORNO»
bullismo
La recrudescenza di episodi di bullismo a scuola, preoccupa chi lavora nel campo della prevenzione del bullismo. Nel suo ultimo rapporto sul fenomeno, Telefono azzurro segnala «una media di un caso al giorno di bullismo», intercettato dagli operatori della linea telefonica dedicata ai minori 19696.
«Le segnalazioni di episodi di bullismo e cyberbullismo - si legge in una nota - riguardano il 10% delle richieste di aiuto rivolte a Telefono Azzurro e provengono per la maggior parte dal Nord (il 46%), il 31% dal sud e isole, dal centro il 23. Addirittura il 35% degli studenti dichiara di essere stato oggetto di bullismo psicologico a scuola».
ANCORA BABY GANG
bullismo adolescenza
Intanto, a Napoli si è verificato un altro caso di violenza riconducibile a baby gang. Alcuni adolescenti, armati di coltelli, si sono sfidati davanti ad una scuola di Pozzuoli. Identificati e sottoposti a controllo un 14enne di Giugliano in Campania, due 13enni di Pozzuoli e un 14enne sempre di Pozzuoli, tutti appartenenti allo stesso gruppo. I primi tre sono stati trovati dai carabinieri in possesso di coltelli a serramanico con lame di 9 e 7 centimetri.
Due i gruppi che si sono fronteggiati per intimidirsi mostrando le armi. La scena ha allarmato un cittadino che non ha esitato a chiamare il 112. I carabinieri di Licola, nonostante i ragazzi si fossero allontanati, sono riusciti a rintracciarne tre a poche centinaia di metri. Un ragazzo è stato denunciato per porto illegale di armi da taglio mentre gli altri due, minorenni, sono stati segnalati alla Procura per i minori di Napoli. Tutti sono stati affidati ai genitori.