FOA CHIEDE PIÙ SPAZIO AI CATTOLICI: “IL MONDO GIORNALISTICO RAI DEVE DIVENTARE MAGGIORMENTE PLURALISTA”
ALLARME IN RAI DOPO L'USCITA DI FOA
Giovanna Vitale per “la Repubblica”
marcello foa 4
C' è chi parla di boutade. Chi sospetta una captatio benevolentiae nei confronti di papa Francesco, notoriamente ostile alle politiche anti- migranti di Matteo Salvini, al quale continua a negare l' udienza in Vaticano più volte richiesta dalla Lega e mai finora accordata. Sta di fatto che le dichiarazioni di Marcello Foa al Festival della Tv a Dogliani - «Bisogna incrementare la presenza di giornalisti e opinionisti cattolici in Rai » - ha creato parecchio scompiglio.
Convinto che «oggi la voce cattolica non abbia abbastanza rappresentanza nell' informazione del servizio pubblico » , il presidente sovranista di Viale Mazzini ha auspicato « uno sforzo di cambiamento culturale», stupito «che l' Italia, che è un Paese cattolico, abbia un po' perso questa identificazione con la sua storia » .
VITTORIO DI TRAPANI SEGRETARIO USIGRAI
Una svolta confessionale che a Saxa Rubra non hanno accolto bene. Sgradita persino alla parte politica considerata più vicina alle posizioni conservatrici di Foa. « Innanzitutto mi domando come il presidente pensi di certificare la fede cattolica di un giornalista », ironizza il segretario dell' Usigrai Vittorio Di Trapani: « Con esami di teologia o di catechismo? Oppure immagina selezioni organizzate all' abbazia di Trisulti con Bannon e il cardinale Burke come presidenti di commissione?». Per il capo del potente sindacato interno è una questione che proprio non si pone. « Foa deve smettere di occuparsi di materie non di sua competenza: le assunzioni spettano all' amministratore delegato » , attacca. « In Rai si fanno rispettando il contratto di servizio e la Costituzione, mediante concorsi pubblici e "senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche", così recita l' art. 3 della Carta » .
BANNON BURKE
Sulla stessa linea Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti in cda: «Se il presidente si riferiva all' ingresso di nuovi giornalisti di fede cattolica siamo in palese violazione del codice etico, non si possono fare discriminazioni di alcun tipo. Se voleva dire che occorre dare più spazio a un certo tipo di cultura, ricordo che la voce cattolica in Rai è ampiamente coperta da vari programmi a essa dedicati».
GIAMPAOLO ROSSI
A sorpresa anche Giampaolo Rossi, consigliere sovranista in quota FdI esprime qualche perplessità. «Io credo che la Rai abbia bisogno di professionisti seri e competenti, non di più giornalisti cattolici. Per questo credo e spero ch il presidente sia stato frainteso. D' altronde con quale criterio si verrebbe definiti tali? Perché si è battezzati? O si va in chiesa la domenica?
C' è però un argomento toccato da Foa che trovo giusto: oggi assistiamo a un attacco - in Italia e in tutto l' Occidente - ai valori che fondano la nostra identità cristiana ( dalla difesa della vita dal concepimento alla famiglia naturale) e su questo il servizio pubblico deve tornare a giocare un ruolo decisivo».
fabrizio salini marcello foa
Un tema che «non esiste, e lo dico da cattolico » si arrabbia invece Davide Faraone, capogruppo del Pd in Vigilanza: «Con questa uscita Foa dimostra ancora una volta di essere inadeguato per l' incarico che ricopre. Nella foga di farsi garante dei sovranisti al governo ridicolizza la Rai». Senza appello pure la bocciatura del forzista Giorgio Mulé: « Prima di tentare l' ennesimo vassallaggio delle posizioni di Salvini, il presidente farebbe bene a occuparsi del pluralismo calpestato dalle reti pubbliche, certificato sia dall' Agcom sia dall' Osservatorio di Pavia. Di questo passo Foa avrà tutti i titoli per guidare la tv coreana. E allora sì che si dovrà preoccuparsi della presenza dei cattolici in tv, lì davvero censurati».
DAVIDE FARAONE