Massimo Gramellini per corriere.it
ORSINI
Il professor Orsini ha spiegato più volte che per decrittare il suo pensiero bisogna leggere i suoi libri. Così ne ho letti un paio, e per soprammercato ho letto alcuni suoi articoli, compreso l’ultimo, in cui intende «diffondere un minimo di serenità» circa i rischi di guerra nucleare.
Orsini esordisce sostenendo che «per piegare gli ucraini» a Putin bastano e avanzano le armi convenzionali. Però poi, con quel modo sinuoso di argomentare che definirei «logica di San Damiano» (tira la pietra e nascondi la mano) afferma che, anche nel caso in cui la Russia lanciasse l’atomica sull’Ucraina, gli Stati Uniti non risponderebbero. La qual cosa, in effetti, ci rasserenerebbe tantissimo, se fossimo russi.
MASSIMO GRAMELLINI
Quel che più colpisce, nell’implacabile dipanarsi del pensiero orsiniano, è il suo disinteresse per tutto ciò che non sia un interesse, economico o militare. Le aspirazioni dei popoli, per esempio. Il fatto che i Paesi dell’Est abbiano scelto liberamente di mettersi sotto l’ombrello della Nato. O che gli ucraini, sempre per esempio, non vogliano rinunciare alla loro libertà, neanche a costo della vita, e nonostante che a chiederglielo sia il professor Orsini. Credo dipenda dal fatto che il professore ha letto bene i suoi libri, ma con minore attenzione quelli di un altro studioso come lui, che, per quanto meno colto di lui (non era neanche docente universitario), sosteneva una tesi più coraggiosa: la Storia non è solo geopolitica, la Storia è storia di lotta per la libertà. Si chiamava Benedetto Croce.
LO SCAZZO SESSA-ORSINI
Da il tempo.it
SESSA ORSINI
"La Nato ha fatto delle cose gravissime in questi giorni con uno sfondamento del confine in corso in Ucraina ha fatto un'esercitazione militare nella Georgia dove Stoltenberg ha tenuto una conferenza stampa in cui ha attaccato violentemente Putin". Il professore Alessandro Orsini è ospite in studio a "Piazzapulita" con l'ambasciatore Riccardo Sessa e, nel corso della puntata di giovedì 7 aprile, è con lui che la discussione si infuoca.
Poco prima dello scontro il conduttore Corrado Formigli intervista il numero due della Nato, il sottosegretario Mircea Geona che cerca di spiegare quale sia la forza reale dell'esercito russo in Ucraina. "Il livello delle forze russe non è quello dell'Armata Rossa di un tempo - evidenzia - Non sono mai state impegnate seriamente come lo sono in Ucraina, alla prova del fuoco hanno mostrato lacune mostruose".
SESSA ORSINI
"Per me è un privilegio avere un dialogo con un ambasciatore del suo calibro ma non sono d'accordo con lei. Intanto sono affascinato dalle differenze: lei è un ambasciatore e dà più importanza alla forma, io sono uno studioso e quindi alla sostanza (frase che l'ambasciatore poco dopo smentirà ndr). Nella sostanza è chiaramente la Nato - denuncia il prof - La Nato ha fatto cose gravissime. Quando il Papa dice siete pazzi, siccome ormai si dice qualunque cosa: Di Maio dice che Putin è un animale, Biden dice che Putin è un macellaio, allora io penso di poter dire che il segretario generale della Nato è un pazzo. E' un pazzo - esclama Orsini - I Paesi che stanno sostenendo l'Ucraina si coordinano segretamente attraverso la Nato, è la Nato che è dentro questa brutta storia.
orsini
Il signore che Formigli ha intervistato poco ha detto un sacco di menzogne". Il conduttore lo blocca, interviene, gli chiede quali menzogne. Ma Orsini vuole completare il suo ragionamento: già sa che se non si spiegherà bene il giorno seguente verrà linciato sui social. Formigli cammina nervosamente avanti indietro per lo studio e gli chiede di andare al dunque perché devono parlare anche altri ospiti.
"Se vogliamo capire cosa sta accadendo - prosegue Orsini - dobbiamo capire che l'Italia sta agli Stati Uniti come la Bielorussia sta alla Russia. Quindi super potenze che comandano stati satellite che non hanno autonomia". E ricorda che in Italia ci sono 13 mila soldati americani e 120 basi della Nato più quelle segrete.
Formigli lo incalza, vuole sapere quale siano le menzogne della Nato. "Non ho capito qual è la menzogna perché ho sentito delle valutazioni" gli ripete più volte, Il prof. ribatte: "Io ora le sto facendo vedere il processo di costruzione sociale della menzogna da parte della Nato. Nel campo della sicurezza internazionale l'Italia non ha nessuna autonomia: la prosecuzione di questa guerra farà bene agli Stati Uniti ma non a noi, perché distruggerà la nostra economia". L'ambasciatore allora sbotta e cerca di spiegare che la propaganda è solo la sua ma che è libero di parlare perché è nato dalla parte giusta del mondo al contrario dei disgraziati ucraini: "Se parlasse così in Russia la chiuderebbero in un manicomio criminale" sentenzia l'ambasciatore.
BENEDETTO CROCE
Il dibattito continua per l'intera puntata, l'ambasciatore lo attacca ancora gli animi si scaldano di nuovo: "Ambasciatore ha capito o non ha capito che se non fermiamo la Nato avremo altre guerre? domanda a denti stretti chiedendo preventivamente scusa per il tono. "Rispondo domandandole se ha capito o non ha capito - ribatte l'ambasciatore - che se non fermiamo Putin avremo altre guerre?".
ORSINI