Estratto dell’articolo di Giorgio Bracco per www.lastampa.it
gatto tatuato in un carcere messicano 3
Un gatto, introdotto chissà come e da chi, adottato dai detenuti del carcere Cereso 3 di Ciudad Juarez, è stato tatuato senza anestesia. Lo hanno scoperto, e salvato da una peggior fine, i poliziotti. Prima di essere dato in adozione dovrà però prima essere sottoposto a cure e cicli di antibiotici: il crudele trattamento ricevuto gli ha infatti causato diverse infezioni, agli occhi e alle orecchie. Sono state le autorità dello Stato di Chihuahua a prendersene carico e metterlo poi al sicuro in un rifugio per animali di Ciudad Juárez.
gatto tatuato in un carcere messicano 1
Lui era un’autentica celebrità all’interno della galera messicana: razza sfinge, noto anche come "gatto egiziano", secondo le autorità, apparteneva a Ernesto Alfredo Piñón de la Cruz, detto El Neto, capo del gruppo criminale Los Mexicles, morto dopo il tentativo di fuga di massa della banda (si cercano ancora otto membri tutt’ora latitanti) di poco più di un mese fa. I poliziotti hanno anche scoperto che, Neto a parte, i detenuti potevano godere di una discreta varietà di lussi e opzioni all’interno di Cereso 3. Sempre in tema di animali, a esempio, nel blitz è stato sequestrato anche un serpente, nascosto all'interno di una scatola trasparente all'interno della prigione. […]
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