ELON MUSK
Le quotazioni di Tesla sono troppo alte. E a dirlo, anzi a twittarlo, è stato il ceo e fondatore Elon Musk. L’inevitabile conseguenza? L’immediato crollo del valore delle azioni, che sono scese del 10% bruciando 14 miliardi di dollari. E a dispetto degli ottimi risultati dei giorni scorsi, quando erano stati diffusi i dati relativi all’ultima trimestrale.
L’azienda, che produce veicoli elettrici, ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un utile di 16 milioni di dollari, o 0,09 dollari ad azione, da una perdita pari a 702 milioni di dollari, o 4,10 dollari ad azione, nello stesso periodo dell’anno precedente. Escluse le voci straordinarie, l’azienda ha riportato un utile ad azione pari a 1,24 dollari contro una perdita pari a 2,90 dollari nel primo trimestre del 2019. Il fatturato e’ salito a 5,99 miliardi di dollari dai 4,54 miliardi dell’anno scorso. Le attese erano per una perdita adjusted pari a 0,28 dollari su un giro d’affari pari a 5,90 miliardi di dollari. Un risultato che aveva fatto salire le azioni del 4,53%, portandole a 836,69 dollari.
IL TWEET DI ELON MUSK SUL VALORE DELLE AZIONI TESLA
Risultato vanificato dal tweet di Musk. Che con poche ma chiarissime parole, «Il prezzo delle azioni Tesla è troppo alto secondo me», ha fatto precipitare il valore delle azioni a 701 dollari. Le sue parole avevano fatto discutere, per altri motivi, anche nei giorni scorsi: nella conference call per discutere i risultati della prima trimestrale aveva definito «fasciste» le misure restrittive imposte per limitare la diffusione del coronavirus negli Usa.