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matteo di pietro
Estratto dell'articolo di Giulio De Santis per video.corriere.it
C’è un video che riprende i drammatici attimi dell’incidente mortale in cui ha perso la vita il piccolo Manuel, cinque anni, il 14 giugno scorso a Casal Palocco. Le immagini sono state recuperate da una telecamera di proprietà del Comune piazzata su un palo in via di Macchia Saponara, poco distante dalla rotatoria in via dei Pescatori.
Sono fotogrammi in perfette condizioni, dove le due macchine protagoniste della tragedia – la Lamborghini guidata dallo youtuber dei The Borderline Matteo Di Pietro, indagato con l’accusa di omicidio stradale, e la Smart condotta dalla mamma di Manuel - sono filmate senza contorni sgranati. La ricostruzione di quei secondi scioccanti, pertanto, non sarà esposta a questioni sulla qualità delle immagini.
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Ma cosa mostra il filmato? L’obiettivo - riferisce chi ha visto il video - inquadra la parte posteriore della Lamborghini qualche secondo dopo che si è immessa in via di Macchia Saponara. Passano pochi secondi e si vede l’impatto.
Il ruolo di un'auto nera
Terrificante. Con l’auto guidata da Di Pietro che travolge la Smart. Qualche istante prima la mamma di Manuel, con la freccia a sinistra, si apprestava a girare da via di Macchia Saponara in via Archelao di Mileto. Una manovra fluida, senza violazioni del codice della strada. Come è evidente nel video. Come già riferito da un testimone.
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Da chiarire quale ruolo abbia avuto una macchina nera in via di Macchia Saponara posta tra la Lamborghini e la Smart. Potrebbe aver rallentato di un istante infinitesimale la frenata assistita della Lamborghini. Tuttavia si tratterebbe di un dettaglio. Perché era tale la velocità a cui Di Pietro quel pomeriggio aveva lanciato l’auto, che un lieve rallentamento all’ultimo momento non avrebbe mutato il tremendo destino di Manuel. Come infatti ha scritto il gip che ha disposto l’arresto dello youtuber, la Lamborghini avrebbe toccato i 124 chilometri orari qualche attimo prima dell’incidente. Per poi terminare la corsa contro la fiancata destra della Smart con il tachimetro che dovrebbe aver segnato un po’ più di 110 chilometri orari.
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La velocità elevata della macchina sportiva
La macchina nera potrebbe aver oscurato la visuale di entrambi i guidatori? La risposta la si leggerà nella relazione del consulente dell’accusa, l’ingegner Lucio Pinchera, che ha ricevuto dal pm