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    MAI SI ERA VISTO UN GOVERNO DIFENDERE COSI’ STRENUAMENTE UN CATEGORIA: I BALNEARI - IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE BY SALVINI HA PRESENTATO DEI DATI “GREZZI” PER DIMOSTRARE CHE SU UN TOTALE DI 460 MILIONI DI METRI QUADRATI CENSITI DAL DEMANIO MENO DI 80 MILIONI SAREBBERO OCCUPATI DA STABILIMENTI BALNEARI E ALTRE ATTIVITÀ - E’ IL TENTATIVO DI ELUDERE LA MESSA AL BANDO DELLE CONCESSIONI COME DA TEMPO CI CHIEDE L’EUROPA (PASSAGGIO NECESSARI ANCHE PER SBLOCCARE I FONDI PNRR)


     
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    Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “la Stampa”

     

    concessioni balneari concessioni balneari

    I primi dati «grezzi», presentati ieri dal ministero delle Infrastrutture al tavolo tecnico che si occupa del riordino delle concessioni balneari, dicono che a grandi linee in Italia non c'è una scarsità di spiagge. Su un totale di 460 milioni di metri quadrati censiti dal Demanio, infatti, meno di 80 milioni sarebbero occupati da stabilimenti balneari ed altre attività, dalla cantieristica ai porti turistici, dagli alberghi ai campeggi ad altro ancora.

     

    Alla luce dei ripetuti richiami di Bruxelles e dell'ultima sentenza della Corte di giustizia europea, questo è certamente un elemento fondamentale per decidere se procedere con la messa a gara degli stabilimenti anziché mettere a bando quelli già occupati.

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    Dalla mappatura in corso, come auspicano da tempo gli imprenditori del settore, potrebbe infatti emergere che è possibile garantire la concorrenza richiesta dall'Europa assegnando in concessione i litorali liberi per permettere di avviare nuove attività senza doverle sottrarre agli attuali gestori. […] In realtà per stabilire se in un determinato comune o zona c'è o meno scarsità di spiagge libere bisognerebbe definire i criteri, ovvero l'ambito geografico, da prendere in considerazione. Cosa che il tavolo tecnico non ha ancora fatto. […]

     

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    Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha fornito i primi interessanti dati grezzi, che andranno successivamente verificati ed analizzati, per fare chiarezza e stabilire i criteri sulla scarsità o meno della risorsa». […] In una nota Palazzo Chigi parla di «clima proficuo», e tutta la maggioranza continua a far quadrato nella convinzione di riuscire a fornire a Bruxelles una risposta credibile e al tempo stesso tutelare un settore molto importante per la nostra economia. […] Il 20 luglio si replica con un nuovo tavolo che dovrà mettere a punto i dati definitivi, poi la palla passerà al governo che dovrà trovare la quadra finale, si presume al più tardi entro fine anno.

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