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    DIO CI PERDONI: ABBIAMO RINNEGATO GESÙ – IN UNA SCUOLA ELEMENTARE IN PROVINCIA DI PADOVA IL TESTO DELLE CANZONI DI UNA RECITA È STATO MODIFICATO ELIMINANDO IL NOME DI GESÙ, SOSTITUENDOLO CON LA PAROLA (DAL SUONO SIMILE) “CUCÙ” – IL MOTIVO? NON FERIRE I SENTIMENTI DEGLI ALUNNI CHE PROFESSANO ALTRE RELIGIONI – LA RABBIA DEI GENITORI: “ALL’INIZIO NON CI POTEVO CREDERE, POI QUANDO MIA MOGLIE MI HA FATTO VEDERE I FOGLI CON LE FRASI…


     
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    Estratto dell’articolo di Filippo Jacopo Carpani per www.ilgiornale.it

     

    recita di natale recita di natale

    Un Natale senza Gesù, gli angeli e la Natività, per non ferire i sentimenti di alunni e famiglie che professano altre religioni. L’assurda decisione è stata presa dalle maestre della scuola elementare “Edmondo De Amicis” di Agna, in provincia di Padova. Agli studenti sono stati distribuiti libretti di musica con testi riveduti e corretti, sostituendo per esempio la parola “Gesù” con “cucù”, che hanno scatenato l’ira dei genitori.

     

    “Lunedì scorso, per puro caso, abbiamo scoperto che i testi natalizi da far cantare ai nostri figli sono stati cambiati e modificati”, ha raccontato Francesco, il padre di uno dei bambini. “All’inizio non ci potevo credere, poi quando mia moglie mi ha fatto vedere i fogli con le frasi che inizialmente gli alunni avrebbero dovuto cantare, tagliati su determinate parole, non ci ho visto più. Non è possibile che si debba arrivare a questi livelli, tra l’altro senza che noi genitori veniamo messi al corrente delle idee delle maestre”.  […]

     

    culla gesu culla gesu

    Pare che l’unico ad aver fornito una spiegazione ai genitori sia stato l’autore del saggio, condividendo anche i testi proposti da lui prima che le maestre facessero i tagli e le “correzioni”. “Josè Angel Ramìrez Ragoitia, di Piove di Sacco, maestro di musica della scuola, ci ha raccontato di essere rimasto anch’egli spiazzato da questa iniziativa della scuola”, ha concluso Francesco. […]

     

    Le maestre hanno dunque maldestramente puntato all’inclusione, ma l’unico risultato che hanno ottenuto è stato una serie di defezioni. “Dopo qualche discussione con mia moglie, abbiamo deciso che nostra figlia non prenderà parte a questa recita, sia per una questione di principio sia perché ci hanno tolto le cose in cui crediamo”, ha detto un altro genitore. “A casa mia non si può dettare legge. Perché dobbiamo sempre noi a doverci fare da parte?”.

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