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    ''INADEGUATA E IMPREPARATA'' - IL GIUDIZIO IMPIETOSO SULLA LAGARDE DELL'ESPERTO DI COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, NICOLA BONACCINI. ''GLI ANALISTI PIÙ CHE A UN INTERVENTO REALE, GUARDAVANO ALLE SCELTE COMUNICATIVE DI LAGARDE. CHI È AL VERTICE DI ORGANIZZAZIONI IMPORTANTI COME LA BCE DEVE ESSERE CONSAPEVOLE CHE OGNI AFFERMAZIONE CONDIZIONERÀ L’OPINIONE PUBBLICA. LA COLPA NON È SOLO DI LAGARDE, MA ANCHE DI CHI LA CIRCONDA''


     
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    Giuliano Balestreri per https://it.businessinsider.com/

     

    l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 4 l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 4

     

    Il 26 luglio 2012, l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, pronunciò il suo discorso più celebre: “Faremo tutto il necessario per preservare l’euro. E credetemi, sarà sufficiente”. Parlava a braccio, senza mostrare preoccupazione e senza sorridere: indossava la sua “poker face”. E i mercati esplosero: in due giorni Piazza Affari recuperò quasi il 10% facendo calare lo spread di 70 punti e spingendo gli acquisti anche a Francoforte. La decisione con cui Draghi parlò ai mercati costrinse le cancellerie europee a seguire la linea: “Faremo tutto il necessario” dissero all’unisono, il giorno dopo, Parigi e Berlino. Allora l’esistenza stessa dell’euro era minacciata dalla crisi del debito sovrano.

     

    sarkozy lagarde merkel sarkozy lagarde merkel

    Il 12 marzo 2020, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha pronunciato un discorso imbarazzante sottolineando a più riprese come “lo spread” non sia un problema della Bce. Una posizione che ricalca quella della Germania, da sempre contraria alle politiche di Draghi, e che definisce il Qe2 un rischio per la democrazia tedesca. A differenza di Draghi, Lagarde non ha nascosto la propria partigianeria facendo crollare i mercati (compresa la Borsa di Francoforte): lo spread è schizzato e in tre sedute, Piazza Affari ha bruciato quasi 100 miliardi di euro.

     

    CONTE LAGARDE CONTE LAGARDE

    “La comunicazione è uno strumento fondamentale per chi ha un ruolo pubblico. Le ricadute, positive o negative, di una decisione comunicata male possono essere devastanti” spiega Nicola Bonaccini, docente di comunicazione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che poi aggiunge: “Le macro parole con cui possiamo definire l’intervento di Lagarde sono inadeguatezza e impreparazione”.

     

    christine lagarde wolfgang schaeuble christine lagarde wolfgang schaeuble

    Anche perché dopo l’esplosione dell’emergenza coronavirus, tutti si aspettavano il bazooka della Bce. Ma gli analisti più che a un intervento reale, guardavano alle scelte comunicative di Lagarde. “Ogni parola – spiega l’esperto – viene pesata con grande attenzione. Chi è al vertice di organizzazioni importanti come la Bce deve essere consapevole che ogni affermazione condizionerà l’opinione pubblica. Se ignori questo concetto basilare allora sei impreparato. La colpa, ovviamente, non è solo di Lagarde, ma anche di chi la circonda: è il suo staff che dovrebbe pensare al minuto successivo al suo discorso”.

    mario draghi christine lagarde mario draghi christine lagarde

     

    Bonaccini, però, non può fare a meno di sottolineare come la comunicazione di Lagarde abbia messo a nudo l’atteggiamento di Francia e Germania nei confronti dell’Italia: “Il ritornello è sempre lo stesso, ma un conto sono i politici, un conto è l’intervento della Bce che, invece, dovrebbe essere garante del sistema euro. Quando però ci si è resi conto che il problema è globale allora sono stati mitigati i toni. Di certo adesso ci rendiamo conto di che valore aggiunto fosse Draghi alla Bce: non solo per la sua caratura e le attenzioni che aveva verso il nostro Paese, ma soprattutto per la sua capacità comunicativa. Il valore dei leader è anche nel sapere prendere decisione che non appaiano mai di parte, anche quando potrebbero esserlo. Draghi ha sempre adottato in maniera impeccabile questo principio”.

    christine lagarde mario draghi 5 christine lagarde mario draghi 5

     

    Per l’esperto alla presidenza del consiglio dei ministri è cruciale comunicare in modo chiaro e univoco: “Chi non riesce a farlo perde parte della propria capacità di governo. Sia politico che monetario. I cittadini, così come i mercati, devono essere informati tempestivamente e correttamente. Senza ambiguità e senza lasciare margini d’interpretazione. Per questo, di solito, aziende, ma anche istituzioni, quando preparano importanti campagne chiedono agli esperti di studiare alcuni scenari successivi per essere pronti a reagire nel migliore, ma anche nel peggiore dei casi”.

     

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