Estratto dell'articolo di Monica Serra per “La Stampa”
conte speranza
A partire dalla primavera del 2020, decine e decine di fascicoli di inchiesta sono stati aperti dalle procure di mezza Italia sulla gestione della pandemia. Nelle Rsa, negli ospedali, sull'approvvigionamento delle mascherine, dei dpi, dei tamponi.
[…] Ma tutte (o quasi) si sono concluse con archiviazioni. Con proscioglimenti. Si sono scontrate con una giurisprudenza stringente e restrittiva in tema di epidemia colposa già nella valutazione dei pm che, sulla scorta delle centinaia di denunce, avevano avviato le indagini.
giuseppe conte roberto speranza
Solo una, la più importante e gigantesca, è ancora in piedi.
Quella avviata dalla piccola procura di Bergamo – uno dei territori più colpiti dalla pandemia – che, partendo dalla gestione del primo caso di Covid nell'ospedale di Alzano, e dalla mancata istituzione della zona rossa nella Bergamasca, è arrivata a palazzo Chigi.
All'allora premier Giuseppe Conte e all'allora ministro della Salute Roberto Speranza. Accusati a vario titolo, con altri 19 indagati, tra cui il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, i vertici dell'Iss, i membri del Cts, di epidemia e omicidio colposi, rifiuto di atti d'ufficio e falso.
andrea crisanti foto di bacco
Una bufera, neanche tanto inaspettata, che si è scatenata nel marzo scorso, con la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini, firmato dal procuratore Antonio Chiappani.
Ora tutto è nelle mani del Tribunale dei ministri di Brescia che, mercoledì prossimo, prima di decidere se archiviare o chiedere al Parlamento l'autorizzazione a procedere, interrogherà Conte e Speranza.
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Al centro delle accuse contestate all'ex premier c'è la mancata istituzione della zona rossa che in Val Seriana, secondo le valutazioni del consulente Andrea Crisanti, oggi senatore del Pd, avrebbe potuto risparmiare il contagio e la morte di oltre 4 mila persone.
GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA
Speranza, che almeno a partire dal 5 marzo avrebbe voluto istituirla, con altri è accusato invece di aver ignorato gli alert che, a partire dal 5 gennaio 2020, arrivarono all'Italia dall'Oms. In alcun modo, ricostruisce l'inchiesta, sarebbe stata data attuazione alle linee guida o al piano pandemico nazionale, che risaliva al 2006 e che non era mai stato aggiornato. […]
ARTICOLI DE LA STAMPA SUGLI IMPRENDITORI E IL COVID - FEBBRAIO MARZO 2020 CAMION MILITARI CON LE BARE A BERGAMO